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Michele Merlo si sarebbe potuto salvare: l’indagine dei Nas sulla terapia ricevuta dal ragazzo

I Nas indagano su quanto avvenuto in quei drammatici momenti

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Michele Merlo: i Nas indagano sulle cure ricevute dal ragazzo

Michele Merlo si sarebbe potuto salvare: questo si apprende oggi da alcune notizie che confermerebbero come la morte del giovane cantante sarebbe legata a un serie di negligenze decisive per la salute per l’ex concorrente di Amici.

Michele Merlo: una nuova pista battuta dai Nas

A riportare questa clamorosa notizia è Il Messaggero che rivela come Merlo avesse enormi ematomi sulle gambe oltre a febbre, placche e mal di gola. La malattia sarebbe stata trattata in un primo momento come uno strappo muscolare e successivamente come tonsillite. Il giovane cantante, quindi, avrebbe visto il proprio quadro clinico peggiorare a causa di gravi negligenze nel trattamento medico ricevuto. Proprio per questo, la Procura di Vicenza ha iscritto nel registro degli indagati il medico di base di Michele e, in base all’informativa dei carabinieri del Nas, anche un secondo dottore.

I due sarebbero stati “assolti” in un primo momento dagli ispettori della Regione, ma il nucleo dei Nas avrebbe messo in dubbio la correttezza dell’operato, asserendo che i due avessero trattato “con superficialità i sintomi suggestivi di leucemia” che “ne ritardavano la diagnosi compromettendo l’esito delle cure“. Per i i consulenti della Procura di Bologna, se la terapia corretta fosse stata somministrata a partire nelle giornate del 27 o del 28 maggio, il giovane avrebbe avuto delle probabilità di salvezza decisamente più elevate.

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