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Michela Murgia, la confessione: “Da 12 anni io e Claudia abbiamo un figlio”

!Ci siamo nascoste per anni, madri in casa, amiche fuori”

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Michela Murgia, le confessioni sulla famiglia: “Da 12 anni io e Claudia condividiamo un figlio, Raphael”

Michela Murgia racconta il suo queering the family, una serie di confessioni molto intime e private che emergono prendendo spunto da specifici commenti e domande sulla sua famiglia che puntualmente si ritrova al di sotto dei post: “Io e Claudia siamo l’unica coppia omogenitoriale, da 12 anni condividiamo un figlio, Raphael.

L’amore e basta, tutto l’amore del mondo: le confessioni di Michela Murgia

Sono confessioni intime e sicuramente inedite quelle che la scrittrice Michela Murgia sta disseminando puntualmente sui social. Risposte commenti che suscitano riflessioni, repliche ad accuse e o commenti sgraditi, risposte non banali a domande banali nel contenuto. “La famiglia è un posto dove si gestisce in modo strutturale il passaggio tra le generazioni. – questo l’attacco del post – Come questo passaggio avvenga è però molto definito dalla legge e di certo non comprende il modo in cui lo facciamo noi“.

Le parole sul cancro e il figlio Raphael: “Mi ha preso la mano dicendo ‘non voglio che te ne vai mai più'”

Si racconta in maniera inedita la scrittrice che non più di qualche settimana fa ha confessato di avere un cancro al quarto stadio contro il quale non c’è lotta da sostenere. “Nella nostra famiglia queer – scrive la Murgia – io e Claudia siamo l’unica coppia omogenitoriale, perché da 12 anni condividiamo un figlio, Raphael. É la prima volta che mi riferisco a noi due come ‘coppia omogenitoriale’, la famiglia ci bastava“. Anticipando il flusso di possibili domande, spiega così la scrittrice: “Come siamo diventate madri insieme? Lo ha fatto succedere Raphael a 9 anni, prendendomi la mano nella stessa sera in cui l’ho visto per la prima volta e dicendo: non voglio che te ne vai mai più“.

Claudia e Michela Murgia, una famiglia per Raphael: “Un anno e mezzo fa è cambiato tutto”

Cos’è successo il quel momento? La Murgia spiega come non fosse nei suoi piani un figlio, tantomeno con Claudia conosciuta quella stessa sera. “La decisione presa in quello scambio di sguardi non l’ho mai rimpianta. Nei successivi 12 anni io ho divorziato, lei si è sposata, abbiamo vissuto tante cose insieme, ma una cosa non è mai cambiata: siamo rimaste le madri di Raphael“. L’amore al centro, intorno domande scomode, pregiudizi e giudizi, insicurezze pronte a decostruire quello che con cura avevano costruito.

Ci siamo nascoste per anni, madri in casa, amiche fuori, per far stare tranquillo il mondo – scrive Michela – Poi un anno e mezzo fa mi sono ammalata ed è cambiato tutto“. E concludendo, uno scambio di messaggi: “Michi devi venire“, le scrive qualcuno. “Che succede?“; “Ho aperto per caso la cronologia del pc e ho trovato questo: si può dare un rene a qualcuno che non ha il tuo sangue“. “Da lì in poi – scrive – del sangue non ce n’è importato più niente“.

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