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Cinema e Teatro

Michael J. Fox sulla malattia: “Non mollerò mai, sarò bastar*o fino in fondo”

Le parole dell’attore hanno trasmesso un messaggio di grande speranza

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Michael J. Fox: le ultime parole dell’attore sulla malattia

Michael J. Fox è tornato a parlare della malattia di cui soffre ormai da anni, e cioè il morbo di Parkinson, non annunciando di certo di volersi arrendere, anzi. Il celebre attore canadese naturalizzato statunitense (61 anni) non ha mai smesso di combattere, per la propria salute in primis ma anche per il proprio enorme stuolo di fan in tutto il mondo.

“Non voglio raccontare la storia di uno sfigato triste e malato”

Michael J. Fox è tornato a parlare della sua malattia in occasione di una recente intervista concessa a Il Venerdì di Repubblica. Queste, nello specifico, le parole del celebre attore, sulla sua grinta e volontà di combattere contro la malattia. “Non mollerò mai, sarò bastar*o fino in fondo. Non voglio raccontare la storia di uno sfigato triste e malato“. J. Fox non ha la minima intenzione di arrendersi ed ha anche ricordato i bei momenti del passato, legati al suo lavoro, prima della scoperta della malattia. “Negli anni ’80 ero senz’altro uno degli attori più in voga e più conosciuti di Hollywood, grazie a un volto affabile, un sorriso sardonico, e un paio di ruoli abbastanza decenti che mi avevano portato nelle case e sugli schermi di tutta America“.

Il drammatico racconto dell’attore

Michael J. Fox ha raccontato come tutto andasse a gonfie vele, fino a quando non si palesò il Parkinson. “Tutto andava a gonfie vele, quando sul set ho notato che mi tremavano le dita. Via a fare esami e prelievi, alla fine mi hanno diagnosticato il morbo di Parkinson, malattia che colpisce il cervello e provoca problemi come tremore e rigidità che non possono fare altro che peggiorare nel tempo. Come ho reagito? Avevo solo 29 anni e non essendoci alcuna cura, per 7 anni ho cercato di convivere con questa malattia, soprattutto cercando rimedio ai miei problemi. Per esempio limitandomi a tenere qualsiasi oggetto con la mano dove non avevo tremolii (…)”.

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