Cinema e Teatro
Mi chiamo Francesco Totti: il documentario sull’addio del Pupone
La vita di Francesco vista tramite i suoi pensieri e i suoi ricordi
Uomo, calciatore, leggenda: Mi chiamo Francesco Totti veste il pubblico dei panni dello storico capitano della Roma
Mi chiamo Francesco Totti è più di un film ed è anche più di un documentario. È una sintesi, tentativo quasi impossibile, ma riuscito magistralmente, di condensare in 105 minuti una carriera intera, una vita trascorsa sui campi di calcio, con la sola maglia della sua amata Roma.
Dal 1977 al 2017, 40 anni sui campi di calcio per amore della sua città
Diretto da Alex Infascelli, Mi chiamo Francesco Totti ripercorre con la voce del suo protagonista i momenti più significativi della sua vita calcistica, dagli esordi, alla vittoria del Mondiale del 2006, fino all’addio in lacrime nel 2017. Filmati d’epoca, dialoghi a cuore aperto tra Francesco e Totti, tra l’uomo e la leggenda, tutto parla di amore, per uno sport, per una città, per la vita stessa.
Molto più che un documentario: l’apprezzamento della critica
Presentato ufficialmente nel corso della Festa del Cinema di Roma 2020, e uscito in sala nell’ottobre dello stesso anno, il titolo si è aggiudicato il Nastro d’Argento, il Premio Faiano e il David di Donatello per il miglior documentario, tutti nel 2021.