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Memento Diana: il mito di Lady D. a 24 anni dalla tragedia

Lady Diana, Diana Spencer, principessa del popolo, principessa triste: 60 anni quelli che avrebbe dovuto compiere a luglio, 40 quelli di matrimonio con Carlo e già 24 quelli che sono trascorsi dalla sua drammatica morte a Parigi

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Un tunnel nero, poi uno schianto. È la notte del 31 agosto del 1997, poco dopo la mezzanotte. Una Mercedes imbocca a tutta velocità il tunnel di Place de l’Alma, a Parigi. Sta scappando nel disperato tentativo di seminare i paparazzi. L’autista perde il controllo della vettura, che va a schiantarsi contro il 13esimo pilastro del tunnel. Per due degli occupanti non c’è più niente da fare: uno è l’autista Henry Paul; l’altro è Dodi Al-Fayed, figlio del magnate egiziano Mohamed. Un terzo uomo, la guardia del corpo, riesce a sopravvivere. Infine, c’è lei, l’unica donna coinvolta, la sublime Diana Spencer, Lady D. per il mondo intero. Principessa del Galles, ex Altezza Reale. Basta una consonante puntata per identificarla.

Lady D., 24 anni dopo la tragedia

Diana è gravemente ferita, schiacciata in un groviglio di lamiere. I soccorritori tentano l’impossibile per rianimarla, ma le lesioni interne sono troppo estese. Diana muore in ospedale alle 4.00 di mattina, all’età di 36 anni. La sua morte lascia tutti sgomenti, uno shock collettivo. Il giorno del suo funerale, per le strade di Londra, si riversano più di 3 milioni di persone a riprova dell’affetto per la “principessa del popolo”, colei che riusciva a smuovere le folle e le emozioni. Sono passati 24 anni da quel terribile incidente e questo 2021 non è un anno qualunque.

Diana Spencer avrebbe spento 60 candeline, sicuramente poste su un’enorme torta di panna e fragole, la sua preferita, e probabilmente spente con i suoi amati figli, William e Harry, sicuramente meno distanti se la madre fosse stata presente nelle loro vite di adolescenti e invece abituati sin da piccoli a convivere con la sua assenza. La principessa, che con le sue inquietudini matrimoniali ed esistenziali e la sua profonda umanità ha toccato il cuore di milioni di persone, non è arrivata al quarto decennio di vita, lasciando il mondo privo della sua grazia e della sua bellezza.

I 60 anni di Lady D., i 40 anni di matrimonio con Carlo

È difficile comprendere i fenomeni come Lady D. se non attraverso i meccanismi di empatia collettiva e di umana solidarietà. Questa donna, che proveniva da una delle famiglie inglesi di più antico lignaggio, a soli 20 anni e dopo averlo visto appena una dozzina di volte, aveva sposato il principe Carlo d’Inghilterra, figlio di Elisabetta II e di Filippo d’Edimburgo, destinato (allora!) a divenire re. Era il 29 luglio 1981: il matrimonio tra Carlo e Diana fu uno degli eventi più seguiti di tutti i tempi, con 750 milioni di persone incollate allo schermo televisivo in mondovisione e circa 600mila sudditi accorsi da tutto il regno e confluiti nelle strade della capitale inglese.

E proprio il royal wedding del secolo, che ha fatto sognare milioni di fanciulle per la sua atmosfera da fiaba, è arrivato quest’anno al suo 40esimo anniversario. Un altro tick particolare in questo 2021, in cui Lady D. torna prepotentemente alla ribalta. Un matrimonio di facciata, affollato dalla presenza di Camilla, terzo vertice di un triangolo decisamente poco regale.

Lady Diana, una regale anticonformista

Diana si è data alle missioni umanitarie, in mezzo agli ultimi della Terra. Tra i malati di AIDS e di lebbra, camminando su un campo minato in Angola, conoscendo a fondo madre Teresa di Calcutta e mai con intento autocelebrativo. Diana ha sfruttato sì la sua fama e la sua immagine, ma per cambiare realmente il mondo e i suoi abitanti con una sensibilità tutta sua che ha fatto sì che venisse amata a livello planetario. E più il mondo l’amava, più risultava invisa alla suocera Elisabetta per la sua incapacità di sottostare al politically-correct. Diana ha avuto il coraggio di dire “no”, di ribellarsi al conformismo e alle opportunità d’etichetta. Diana è diventata l’emblema delle donne che riconquistano la libertà e lottano per un posto nel mondo.

Certo che il destino è stato crudele con lei e con l’amore ritrovato.

Destino o altro, perché il mistero attorno alla sua morte non è ancora stato sciolto e, come per tutti gli affaires di Sua Maestà Britannica, vige il massimo riserbo. Anche il suo 60esimo compleanno è passato un po’ in sordina, eccezion fatta per la statua in suo onore eretta in uno dei giardini di Kensington Palace, la sua amata residenza londinese. Sono stati i figli William e Harry, il 1° luglio 2021, davanti a un piccolo gruppo di parenti e amici, a svelare quest’opera da loro stessi commissionata nel 2017 lasciandosi alle spalle per 24 ore le tensioni e i gossip scatenati dai rispettivi matrimoni.

E così William e Harry si sono guardati come mamma Diana avrebbe voluto e al grido di “Ready?” hanno sollevato il velo. L’immagine immortalata dal bronzo vuole rappresentare la serenità raggiunta da Lady D. grazie all’amore per i figli e alle sue cause umanitarie, ma certamente la materia e l’arte non possono restituire la complessità di questa donna.

Una donna che ha lasciato il segno, trasfigurandosi quasi nella leggenda, e che a distanza di più di 20 anni continua a essere fonte di ispirazione e un modello di riferimento.

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