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Max Cavallari: “Mi divertivo a dargli il tormento”, i ricordi su Bruno Arena
Ricordi di tanto, tanto tempo indietro
Max Cavallari e i ricordi con il collega Bruno Arena
Max Cavallari ha voluto ricordare il compianto Bruno Arena: suo collega ma in primis grande amico. Come un fratello, visti i tanti anni passati insieme e cercare di fare ridere, e insieme, ridere ne i Fichi d’India. Poi, la tragica scomparsa del comico il 27 settembre del 2022 ha segnato molto Cavallari, ed anche il pubblico tanto affezionato alla figura di Bruno. Eppure l’amicizia tra i due risale a tanti, tanti anni indietro: all’infanzia.
“Era quello bastar*o: mai una volta che mi facesse giocare a calcio…”
Max Cavallari ha spiegato cosa ha significato la morte di Bruno Arena per Il Corriere della Sera. Semplici, dolorose, parole: “É mancata la terra sotto i piedi”. La loro è un’amicizia di vecchia data, di quelle forti, solide, vere. “Aveva sei anni in più, era quello grande. Ed era quello bastar*o: mai una volta che mi facesse giocare a calcio, a basket, a palla avvelenata o a nascondino. ‘Tanto chi ti cerca?’. Avevo otto anni e già non lo sopportavo. Mi divertivo a dargli il tormento”. Poi, la carriera ed il successo li ha resi inseparabili. É stata la volta quindi dell’aneurisma: “Lo andavo a trovare e lo vedevo lucidissimo, in un corpo non suo“. Un dolore molto grande per Cavallari, che ha dovuto infine salutare il suo grande amico di vita, sicuramente troppo presto.