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Maurizio Costanzo, tutto il mondo lo ricorda: l’addio del New York Times

Tutto il mondo piange la scomparsa di Costanzo: l’addio sulle pagine del New York Times

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Anche il New York Times saluta Maurizio Costanzo

Anche il New York Times, una delle testate giornalistiche più importanti al mondo, ha voluto dare la notizia della morte di Maurizio Costanzo spendendo bellissime parole per il giornalista, descritto come l’uomo che ha trasformato il talk show in Italia.

Tutti piangono la morte di Costanzo: l’addio del New York Times

Si continua a parlare, a distanza di quasi una settimana, della morte di Maurizio Costanzo, scomparso all’età di 84 anni a Roma il 24 febbraio scorso. Una morte che ha paralizzato il mondo dello spettacolo italiano e che ha incollato alla tv oltre 6 milioni di italiani durante i suoi funerali trasmessi in diretta su Canale5. In tv tutti lo ricordano, tutti gli rendono a loro modo omaggio con poche parole o interi speciali, e non è da meno la stampa estera. Proprio ieri anche il celebre New York Times ha voluto dedicare un articolo a Costanzo descrivendolo come un uomo che ha saputo trasformare il talk show, una mente eccelsa della tv italiana.

“Maurizio Costanzo, l’uomo che ha trasformato i talk show italiani”

Nel discorrere sulla morte di Costanzo, il New York Times non può fare a meno che descrivere l’addio sottolineandone le connotazioni. “Prima del suo funerale è rimasto due giorni al Campidoglio, un onore riservato agli alti funzionari dello Stato e alle celebrità, dove centinaia di persone del mondo dello spettacolo e della politica gli hanno reso omaggio“, si legge sulla testata. Sono bellissime le parole quelle usate per descrivere Costanzo, identificato come l’uomo ha saputo inventare e poi trasformare il concetto di talk show in chiave italiana: “Talk show un tempo rigidi che ha trasformato in vivaci e informali, dove si mescolavano argomenti politicamente delicati a cronaca social, gossip e rivelazioni personali“. E ancora, sempre nell’articolo sulla sua scomparsa, scrive così la giornalista del New York Times parlando di Costanzo: “Ha aperto la porta ad artisti che tradizionalmente erano stati esclusi“.

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