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TV e SPETTACOLO

Maurizio Costanzo ricorda il padre Ugo: “Non c’è mattina in cui mi sveglio e non penso a papà mio”

Oltre 40mila interviste e ora la fede di poter un giorno rivedere i suoi genitori

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Maurizio Costanzo torna con la sua quarantesima edizione del Maurizio Costanzo Show, occasione per celebrarsi e celebrare il lavoro svolto in questi oltre 60 anni di carriera che lo hanno visto al centro del piccolo schermo e in prima linea nel mondo del giornalista. Oltre 40mila interviste all’appello e rapporti con i più grandi e influenti nomi dell’era corrente e degli anni precedenti.

Maurizio Costanzo al timone della 40esima edizione del Maurizio Costanzo Show

Maurizio Costanzo apre il mondo dei suoi ricordi ad Aldo Cazzullo al quale ha voluto rilasciare una lunga intervista pubblicata da Il Corriere della Sera durante la quale ha ripercorso i suoi 40 anni al timone del Maurizio Costanzo Show, uno dei programmi più longevi della televisione italiana. Mercoledì la prima puntata della 40esima edizione e l’emozione è palpabile ricordando quando fu Berlusconi a decidere in passato le sorti di Costanzo: “Berlusconi comprò tutto con me dentro – ricorda Costanzo – Mi chiamò a Portofino, c’era pure Freccero, e disse: d’ora in poi lo facciamo tutti i giorni“.

Da Eva Robbins ad Alda Merini: la carriera di Costanzo

Da Paolo Villaggio, scoperto da lui, a Eva Robbins sino al ricordo di quella rissa scoppiata a causa di Umberto Bossi a Uno contro tutti: “Si menarono proprio: leghisti contro gli altri, sotto gli occhi dell’Umberto. Carmelo Bene invece litigò con il pubblico, e si prese gli insulti della prima fila“. Ma in quelle 40mila intervista si annoverano anche quella ad Alda Merini (“La salvammo dallo sfratto“) e a Indro Montanelli (“A lui devo tutto“). Si racconta a 360° Costanzo ricordando anche l’episodio che lo legò ai fatti della Loggia P2: “Entrai per stupidità. Un amico, non lo nomino perché non c’è più, insistette e io gli diedi retta. Stupidità in parte emendata dal fatto che confessai subito, e feci bene“.

Gran paracu*o – tuona poi ricordando l’incontro con Donald Trump, avvenuto dopo i fatti dell’11 settembre – Poi andai al Madison Square Garden a parlare con gli italoamericani. Lì ho capito cos’è la ‘ndrangheta“. Mafia con la quale ha dovuto poi fare i conti da molto vicino: Fu un immenso dolore quando uccisero Falcone. Tornai a Palermo per la morte di Borsellino, sentii l’odore della polvere da sparo. Io la mafia l’ho vista – prosegue, arrivando a parlare dell’attentato subito – Riina disse ‘questo Costanzo mi ha rotto’. Cominciarono a pedinarmi, a spedirmi lettere anonime, ma non ci feci caso. Seppi poi che Messina Denaro era venuto nel pubblico dello Show, per vedere il teatro“.

Il ricordo del padre Ugo: “È morto che avevo 22 anni

C’è poi modo di ricordare anche il padre, Ugo Costanzo: “È morto che avevo 22 anni, non ha potuto vedere quello che ho fatto. È il mio grande rimpianto. Non c’è mattina in cui mi sveglio e non penso a papà mio. È come un angelo protettore. Spero tanto di rivedere lui e la mamma“, confida Costanzo. Parlando del futuro del Maurizio Costanzo Show, svela poi alcuni ospiti in procinto d’arrivare: Beppe Sala, Zan, Gullotta, Gasparri e sua figlia, Giorgia Meloni e sua sorella a cui si aggiungerebbero personalità meno note. Sul finale, la chiusa parlando di Pippo Baudo con il quale in un primo momento i rapporti furono instabili: “Quello voleva comandare. Cominciò a sgridare la gente… Ora siamo in ottimi rapporti“.

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