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Massimo Pericolo presenta il suo libro: “Il signore del bosco” al Salone del Libro di Torino

Il rapper classe ’92 esordisce con il suo primo libro autobiografico

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Massimo Pericolo Salone Internazionale del Libro podcast

Massimo Pericolo, giovanissimo rapper originario di Gallarate, ha parlato del proprio percorso di vita e artistico in un libro, edito da Rizzoli, dal titolo Il signore del bosco. Il volume è stato presentato al pubblico venerdì 15 ottobre, durante il Salone Internazionale del Libro di Torino, in una presentazione-dialogo avvenuta con la scrittrice Silvia Avallone.

Massimo Pericolo: il suo rapporto con la lettura e la nascita de Il signore del bosco

Durante la chiacchierata con la Avallone, Alessandro Vanetti (vero nome del rapper), ha raccontato davanti ad un nutritissimo numero di giovani fan la sua storia, soffermandosi tanto sugli errori di gioventù che lo hanno portato a trascorrere un periodo di detenzione, quanto sulla liberazione e l’evasione regalate un po’ ogni giorno dalla lettura: “Leggere mi ha aiutato tanto in periodo brutti. I periodi in cui ho letto di più sono quelli in cui sono stato più da solo“.

Una testimonianza, la sua, che prosegue nel ripercorrere il periodo in prigione, in cui l’unica via di fuga era garantita soprattutto dall’immaginazione: “Ho iniziato a leggere in carcere, c’era una piccola biblioteca, non ci andava nessuno ma c’erano dei libri interessanti” – e ancora – “ho letto tanto […] ti libera. Anche se non fisicamente, stai da un’altra parte“.

Il signore del bosco: il libro di Massimo Pericolo edito da Rizzoli

Massimo Pericolo
Silvia Avallone e Massimo Pericolo durante la presentazione de Il signore del bosco

All’interno de Il signore del bosco, Massimo Pericolo affronta a denti stretti l’infanzia difficile, sballottolato fra la Sicilia e la provincia di Varese (già in tenerissima età), per arrivare poi alla difficile esperienza della prigione. Una testimonianza che tocca anche le corde dell’emozione, soffermandosi sull’importanza dell’amicizia, che per il rapper ha preso il posto di una famiglia assente, dalla quale ha deciso di allontanarsi a 18 anni: “Abbiamo bisogno di rapporti umani e se non ce li hai con tuo padre e tua madre magari puoi averli con qualcun altro […] I miei miei amici mi hanno aiutato nel costruire una carriera. Un amico sincero è anche un amico che non ti chiede nulla in cambio e crede in te“.

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