TV e SPETTACOLO
Massimo Giletti parla dopo lo stop: “La verità verrà fuori”
“Vorrei dire tante cose…”
“Nel nostro Paese non è facile fare un certo tipo di televisione”
La voce di Massimo Giletti si è fatta sentire nuovamente dopo lo stop dei giorni scorsi al suo programma Non è l’Arena. Il conduttore ha infatti diffuso il suo pensiero durante la sua trasmissione di Rtl, espresso in maniera decisa e netta. Le parole pronunciate da Massimo Giletti non sono però state esattamente quelle che avrebbe voluto dire, visto che essendo ancora sotto contratto con La7 non ha la libertà e l’autorizzazione per fornire la sua versione dei fatti. Nonostante questo, ha voluto comunque accennare al pubblico ciò che crede fermamente e ciò che spera avvenga in futuro in merito alla questione.
Massimo Giletti si sfoga dopo lo stop al suo programma
“Vorrei dire tante cose, e verrà il giorno in cui potrò dirle. In questo momento ho tanto rispetto per i magistrati, data la situazione delicata. L’importante è avere la coscienza a posto, poi la verità verrà fuori”. Questo lo sfogo di Massimo Giletti in seguito allo stop a Non è l’Arena. Purtroppo la verità citata dovrà aspettare: “Ho un contratto che mi vincola all’azienda in cui ho lavorato per sei anni, e per rispetto a questo contratto non posso parlare senza autorizzazione e chiarire in modo serio. Devo dire grazie alle centinaia di persone che continuano a mandarmi messaggi di sostegno, non per me ma per tutto il gruppo di lavoro. Nel nostro Paese non è facile fare un certo tipo di televisione, che va a disturbare chi sta nei palazzi, ma bisogna avere il coraggio di farla. Quando c’è una situazione delicata, abbiamo il dovere doppio di andare nelle sedi corrette, io l’ho fatto, il resto sono chiacchiere”.
“Ci sono intercettazioni terribili”
Massimo Giletti ha poi proseguito, facendo alcune rivelazioni molto importanti: “Ci sono intercettazioni terribili, dove qualcuno di importante dice ‘Va chiuso Giletti’. L’ho letto su La Repubblica, Marcello Dell’Utri. Sono intercettazioni che fanno capire quanto quel lavoro era importante. Ma noi non molliamo e continueremo a farlo. Lo devo alle persone che ci hanno seguito ma per rispetto dell’azienda per cui ho lavorato non posso dire altro, se non ringraziarla per ciò che mi ha fatto fare in questi ultimi anni”.