Attualità
Mascherine, cambia tutto: le nuove regole da sabato 1 ottobre
Nuove regole anche negli ospedali e sul posto di lavoro
Mascherine: che cosa cambia da sabato 1 ottobre
Utilizzo delle mascherine: cambieranno le regole a partire dal 1 ottobre, e in vari ambiti. Inclusi nei cambiamenti di regola stavolta anche gli ospedali, nei quali i visitatori fino ad ora hanno sempre dovuto osservare la regola del mantenimento della mascherina. Cambiamenti, poi, anche sul luogo di lavoro: anche se a questi, le persone, sono molto più abituate. Ed ancora cambiamenti, in altre sfere del vivere sociale.
Dove si dovrà indossare la mascherina
La prima informazione più che valida è che da sabato 1 ottobre decade (e quindi “scade”) l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 sui mezzi di trasporto: bus, metro, tram, treni e traghetti. Esclusi però gli aerei. Dunque, da sabato 1 ottobre, non sarà più obbligatorio indossare la mascherina ad esempio sul bus, dove in verità, ben pochi ancora osservavano la restrizione.
Resta l’obbligo delle mascherine negli ospedali, ambulatori medici e Rsa, in generali negli spazi sanitari ma tale obbligo è stato prorogato per un mese per lavoratori, utenti e visitatori delle strutture sopra elencate. Dunque, tra un mese (e cioè dal 30 ottobre), chiunque accederà ad esempio ad un ospedale, non sarà obbligato ad indossare una mascherina. Il dispositivo di protezione resterà comunque consigliato in luoghi affollati e dunque facili ad assembramenti.
Che fine farà il green pass
Per quanto riguarda il più che noto green pass, sarà obbligatorio fino al 31 dicembre per accedere come visitatori ai reparti di degenza delle strutture ospedaliere, oltre che per chi lavora in queste strutture. Un ultimo riferimento è poi quello del luogo di lavoro, sempre inerente all’obbligo delle mascherine.
Il 31 ottobre infatti dovrebbero terminare i protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro e cioè mascherine quando non ci può essere distanziamento e la misurazione della temperatura all’entrata. Rimane raccomandato infine l’uso della mascherina in luoghi secondari di lavoro, come ad esempio la mensa.