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MUSICA

Marilyn Manson, le accuse di violenza sulle donne: i documenti pubblicati da Rolling Stone Us

Un vero e proprio “resoconto dell’orrore” quello arrivato nei giorni scorsi tramite il magazine americano

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Domenica sera è stato pubblicato su Rolling Stone Us un articolo riguardante Brian Warner, vero nome dell’artista e cantante americano Marilyn Manson. Tale articolo presenta un lungo resoconto di indagini compiute su alcuni suoi comportamenti tenuti nel corso della carriera, dai quali emergerebbe un quadro inquietante di ripetute violenze compiute nei confronti di numerose donne. Le accuse a suo carico sono tanto variegate quanto gravissime e andrebbero dagli abusi fisici a quelli di natura sessuale e psicologica.

Le accuse a Marilyn Manson: dalle violenze sessuali a quelle psicologiche

Le accuse rivolte a Manson da parte di numerose donne delineerebbero un quadro drammatico: parrebbe infatti che per prima cosa il cantante fosse solito lusingare e attrarre le donne a sé, grazie al suo black humour e ad un numero spropositato di regali, per poi arrivare a commettere su di loro veri e propri abusi fisici come frustate, marchiature sulla pelle, isolamento forzato e violenze sessuali.

Lo scenario dipinto da tali voci vedrebbe il musicista utilizzare droghe e alcol sulle vittime per piegarle alla sua volontà, abusandone tanto a livello psicologico quanto emotivo. Alcune di loro avrebbero inoltre asserito che al momento in cui veniva presa la decisione di lasciare Manson, questo le avrebbe invitate al suicidio e minacciate di ucciderle lui stesso.

I punti salienti del “caso Manson”

Rolling Stone US ha puntualizzato che il comportamento violento di Warner paia risalire a ben prima della sua esplosione come cantante. Già dai primi concerti, risalenti agli esordi musicali, avrebbe infatti, come parte dei suoi spettacoli, abusato più volte di una donna chiamata Nancy, tenuta al guinzaglio e picchiata sul palco.

Tra i comportamenti sottolineati, anche l’esibizione delle sue perversione sessuali, messe su nastro e mostrate ad altre persone. A questo si unirebbero le testimonianze riportate da diverse donne, che avrebbero raccontato di numerose violenze sessuali, minacce e marchiature sulla pelle.

A tutto ciò, l’avvocato difensore di Manson ha risposto: “Sono false, sarebbero avvenute più di dieci anni fa e fanno parte di un attacco coordinato di ex partner e collaboratori che hanno strumentalizzato dettagli della sua vita privata e di relazioni consensuali per confermare assurde storie dell’orrore“.

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