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Maria De Filippi nel mirino dell’Agcom: bufera dopo C’è Posta per Te

Interviene anche l’Agcom ora sul caso venuto a galla a C’è Posta per Te: la storia di Valentina e Stefano, un amore insano giustificato da Maria De Filippi

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Maria De Filippi, la denuncia all’Agcom dopo la storia di Valentina e Stefano a C’è Posta per Te

Lo si sapeva già dal principio che non si sarebbe potuto tacere di fronte alla gravità di quello che è successo nello studio di C’è Posta per Te la cui prima puntata è andata in onda il 7 gennaio scorso: nel mirino dell’Agcom, per la storia di Valentina e Stefano, ci finisce Maria De Filippi.

L’amore tossico giustificato in prima serata

C’erano tutti i sintomi, tutti i campanelli d’allarme per accorgersi che la storia di Valentina e Stefano non poteva essere una semplice “storia” di C’è Posta per Te. Lo si poteva intuire fin dal principio quando la stessa Maria De Filippi è entrata nel merito della storia: la narrazione di una relazione non sana ma tossica, la storia di una quotidiana umiliazione, di un continuo screditare la compagna riducendolo a merito essere, peraltro un essere incapace di tutto. La storia di Valentina e Stefano non fa chiacchierare solamente al bar la domenica mattina ma diventa un caso di discussione e ci si interroga se, in sede di registrazioni e colloqui, la De Filippi non si sia accorta che c’era della violenza che non andava giustificata ma che andava condannata.

La segnalazione: problemi per C’è Posta per Te e Maria De Filippi

Se ne lamenta il pubblico, si espongono giornalisti ma anche critici della televisione e ora arriva anche una segnalazione da parte dell’Agcom che ha nel mirino proprio Maria De Filippi e C’è Posta per Te. “C’è Posta per Te inscena misoginia senza un intervento da parte della conduttrice“, questa la denuncia di Differenza Donna che ha già provveduto a segnalare il caso all’Agcom. “Relazione sentimentali connotata da sopraffazione, denigrazione e mortificazione dell’uomo sulla donna“, si legge sempre nella denuncia presentata all’Agcom.

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