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Margherita Buy compie 60 anni: tutti i segreti della “maestra dell’ansia”

Margherita Buy: tutto quello che c’è da sapere su carriera e la vita privata dell’attrice

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Margherita Buy: dal debutto al successo, 60 anni dell’attrice

Il 15 gennaio 1962 a Roma nasceva Margherita Buy e il cinema italiano ringrazia. Fin da quando interpretò Camilla nella commedia Maledetto il giorno che ti ho incontrato (1992) di Carlo Verdone, si è guadagnata la fama di personaggio femminile potente, eppure insicuro e ansiogeno. E lei di questa ansia ha fatto una cifra stilistica.

Margherita Buy e l’incontro con Sergio Rubini

La Buy si definisce, in un’intervista a Grazia, la più ribelle di tre sorelle, in una famiglia tipica borghese: la madre casalinga e il padre dirigente di Unità Sanitaria Locale. Lei ricorda di aver frequentato il liceo scientifico senza capire nulla di matematica. Poi si è iscritta all’Accademia di Arte Drammatica di Roma, dove prova il test d’ammissione due volte, avendo fallito il primo tentativo. Durante gli studi artistici conosce il futuro marito e futuro attore e regista Sergio Rubini. Si sposano nel 1990 per poi separarsi nel 1993 e divorziare ufficialmente solo nel 2012. La rottura del loro legame sentimentale non ha spezzato la collaborazione artistica, iniziata col botto col film La Stazione del 1991. A 29 anni, con quel lavoro, Margherita Buy ottenne il primo dei suoi sette David di Donatello. Era timida, giovane, non conosceva ancora nessuno. E quello è il premio che ricorda con più affetto. Poi nel 1996 incontra il chirurgo Renato De Angelis, da cui avrà una figlia Caterina (classe 2001). De Angelis e l’attrice si lasciano nel 2012.

La forza di Margherita Buy, fra imprevisti e parodie

La sua carriera non è sempre stata in discesa. Terminata l’Accademia la sua idea iniziale era di darsi al teatro, ma 35 anni fa questo spesso si traduceva in lunghe trasferte fuori casa. Questo era incompatibile con il carattere di Margherita, che ancora oggi non è per natura una viaggiatrice, a causa dell’ansia legata a cose che non conosce. Fortunatamente, allo spettacolo di fine anno dell’Accademia, viene notata dal regista cinematografico Nino Bizzarri che le offre la parte della protagonista in La Seconda Notte. Da allora lei è nota soprattutto per i ruoli con Nanni Moretti alla regia. Lui è molto esigente e spesso l’ha messa a dura prova come in Mia Madre in cui la Buy, nei panni di una sua omonima, deve assistere alla morte di una madre anziana. Questo ha fatto soffrire l’attrice sia come figlia che come genitore. Sembra spaventata all’idea che un giorno Caterina possa dover occuparsi di lei, anziana o malata. Come dimenticare poi quando fece il provino per La Stanza del Figlio e Moretti la chiamò poche ore dopo, dicendo che non l’aveva scelta, che le aveva preferito Laura Morante. La sua ansia nel recitare e nella vita privata è diventata iconica, l’ha anche portata a essere parodiata dal personaggio di Marilita Loy in Boris -Il film nel 2011. Ma, come lei stessa ha spiegato a Vanity Fair e al programma radiofonico Non è un paese per giovani, l’ansia le è diventata amica, stimolo per lavorare e stare meglio.

Un’anima comica importante quanto quella drammatica

Tutto questo rischia di farci dimenticare un aspetto cardine della recitazione dell’attrice romana: la sua straordinaria forza comica. Ora Margherita Buy è nelle sale con 7 donne e un mistero di Alessandro Genovesi, una commedia grottesca/giallo, remake di un successo francese. Ma anche lì, il ruolo di moglie dell’uomo morto ammazzato, seppure non drammatico dati i toni della vicenda, non si può definire del tutto umoristico.

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