MUSICA
Marco Masini: a chi è dedicata la celebre canzone Vaffanculo
Lo sapevate?
Marco Masini, la verità sulla sua famosa canzone
Il cantautore Marco Masini è stato ospite tempo fa di Serena Bortone a Oggi è un altro Giorno e l’occasione ha fatto uscire la verità su una delle sue canzoni più famose. Durante quel confronto con Serena Bortone, non è mancata una domanda sul significato della celebre canzone Vaffanculo. Una domanda che probabilmente Masini si è sentito porre tante volte nella vita, che ora però ha trovato una risposta.
Vaffanculo: il significato della celebre canzone di Marco Masini
Il cantautore si era lasciato intervistare e indagare dalla conduttrice che, curiosa, ha voluto fare una domanda precisa. “A chi è dedicata la celebre Vaffanculo?”, ha chiesto la Bortone facendo riferimento a una delle canzoni di più successo di Masini. In particolare la Bortone voleva sapere a chi era dedicata e se quello sfogo avesse un preciso destinatario.
A chi è dedicata la canzone
“Con chi ce l’avevi?”. La risposta di Masini è stata diversa da quella che forse la Bortone sperava, dal momento che non sembra esserci stato mai alcun destinatario “esclusivo”, o privato. “Non mi sono mai vendicato in vita mia né lo farei – aveva risposto Masini, negando il riferimento a qualcuno in particolare – Tutti ce l’abbiamo con chi abusa del potere, con chi si sente padrone. Il messaggio è un po’ questo, quello che cercavamo di dare in quegli anni“. E così, sempre Masini, entrando nel dettagliato significato della canzone: “Non credo esistano episodi personali, tutte le storie che si raccontano e che diventano canzoni sono storie di tutti“.
Masini ha spiegato che l’unica differenza tra lo scrivere e non scrivere una canzone di questa portata, alla base, vede la possibilità di poterlo fare. “Sai quante storie ci sono che non vengono denunciate perché non si possono denunciare? – ha chiarito Masini – Per chi fa il cantautore è un po’ un dovere raccontare quello che ognuno di noi sente e la musica ha due modi per arrivare, la melodia e la parola“.