MUSICA
Mahmood e Blanco fanno arrabbiare gli spagnoli: “Non sappiamo perché”
A quanto pare, si vestono e comportano in modo troppo “queer”
L’ultima conferenza stampa prima dell’esibizione di Mahmood e Blanco all’Eurovision
Mahmood e Blanco hanno partecipato alla conferenza stampa in vista della loro esibizione sul palco dell’Eurovision, che si terrà sabato 14 maggio. In questa occasione hanno risposto a moltissime domande. Hanno parlato di come si sentono in vista della performance e delle critiche ricevute dalla stampa spagnola.
Brividi: come si sentono gli artisti in vista dell’esibizione
Mahmood e Blanco si esibiranno con Brividi, il brano vincitore del Festival di Sanremo di quest’anno. Dopo la vittoria, il duo è diventato celebre in tutto lo stivale e non solo, scalando in vetta alle classifiche degli ascolti. Per l’occasione, Mahmood e Blanco hanno dovuto ritoccare la canzone per attenersi al regolamento (che prevede canzoni di durata non superiore ai 3 minuti). Riguardo all’esibizione, Mahmood dichiara di sentirsi pronto: “Dobbiamo sistemare un po’ di dettagli ma siamo carichi. Abbiamo ancora ottime possibilità di vittoria“.
Riguardo alle polemiche sulla possibile vittoria dell’Ucraina per solidarietà e non per merito, Mahmood non è d’accordo: “Non credo a questa versione. Quando hanno suonato nella prima serata il pubblico era entusiasta. Credo che la canzone piaccia davvero“.
Le polemiche che arrivano dalla Spagna: “Creati apposta per piacere alla comunità LGBTQ+”
Nella conferenza stampa si è poi passati a parlare delle polemiche che sono sorte in seguito a un articolo di Eduardo Alvarez sul giornale spagnolo El Mundo, il quale ha definito Mahmood e Blanco “il primo duetto che canta una storia apertamente omoerotica nella storia della festival“. Il giornalista continua scrivendo: “Il brano è eseguito da due degli artisti con l’aura più magica in scena, icone di uno dei gruppi che più da vicino seguono l’evento, come i LGBTQ+“.
Dopo queste parole, si sono scatenate le accuse sui social. Mahmood racconta: “In questi giorni ho fatto un giro su Twitter. Gli spagnoli sono incazzati neri con noi. Non so cosa abbiamo fatto. Le persone ci vogliono etichettare, eppure quando ho fatto l’ultima data a Madrid non ho avvertito un clima del genere“. In molti sostengono che i personaggi di Mahmood e Blanco siano stati creati a tavolino per accaparrarsi il favore del pubblico, in particolare di quella fascia appartenente alla comunità LGBTQ+, molto propensa a seguire da vicino questo tipo di eventi musicali.