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L’ordine dei 28 cantanti in gara terza serata di Sanremo 23
In conferenza stampa l’ordine di esibizione dei 28 cantanti in gara al Festival di Sanremo stasera, terza serata della kermesse
Terza serata Festival di Sanremo 2023: l’ordine di esibizione dei 28 cantanti in gara
C’è l’ordine di esibizione dei 28 cantanti in gara al Festival di Sanremo 2023 che questa sera si esibiranno sul. palco dell’Ariston: l’odine è stato annunciato nel corso della conferenza stampa di questa mattina ove, tra le tante cose, è stato affrontato l’argomento Fedez.
Stasera cantano tutti e 28 i cantanti: il programma della serata
Questa sera andrà in onda la terza serata del Festival di Sanremo 23, serata durante la quale torneranno sul palco dell’Ariston tutti e 28 i cantanti in gara. Dopo essersi esibiti tutti una prima volta nel corso delle prime due serate, stasera sono previsti ben 28 esibizione e assicura Amadeus che stasera la puntata finirà oltre le 2 di notte. In conferenza stamani è stato già anche annunciato l’ordine di esibizione degli artisti in gara.
L’ordine di esibizione dei cantanti in gara durante la terza serata del Festival di Sanremo 2023
- Paola e chiara – Furore
- Mara Sattei – Duemila minuti
- Rosa Chemical – Made in Italy
- Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato
- Levante – Vivo
- Tannai – Tango
- Lazza – Cenre
- LDA – Se poi domani
- Madame – Nel bene nel male
- Ultimo – Alba
- Elodie – Due
- Mr. Rain – Supereroi
- Giorgia – Parole dette male
- Colla Zio – Non mi va
- Marco Mengoni – Due vite
- Colapesce e Dimartino – Splash
- Coma_Cose – L’addio
- Leo Gassmann – Terzo cuore
- Cugini di Campagna – Lettera 22
- Olly – Polvere
- Anna Oxa – Sali (Canto dell’anima)
- Articolo 31 – Un bel viaggio
- Ariete – Mare di guai
- Sethu – Cause perse
- Shari – Egoista
- gIANMARIA – Mostro
- Modà – Lasciami
- Will – Stupido
Il caso Fedez: la Rai prende le distanze
Sempre in conferenza stampa, dicevamo, è stato affrontato il caso “Fedez”. La Rai, nella persona di Stefano Coletta, si è dissociata dalla gestualità del rapper parlando di un attacco frontale e personale, non condivisibile e non giustificabile come “libertà di pensiero“.