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Levante in polemica con l’ospedale: lo sfogo per non aver potuto restare con la figlia

La furia della cantante per il divieto di entrare insieme al papà

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Levante

La visita in ospedale non va come previsto da Levante, che si aspettava di poter assistere alla visita della figlia

La cantante Levante ha raccontato un episodio accadutole in un pronto soccorso di un ospedale torinese che l’ha portata ad uno sfogo sui social network. L’artista ha postato sul proprio profilo Instagram una foto e la scritta “Ok, resto fuori”, alla quale ha fatto seguito un approfondimento su quanto accaduto.

Lo sfogo di Levante: “I genitori sono due”

Levante si è recata all’ospedale Regina Margherita di Torino insieme al compagno e alla piccola Alma Futura per far controllare quest’ultima, affetta da una tosse sospetta. Una volta giunto il momento della visita all’interno della struttura, i medici hanno vietato l’ingresso ad entrambi i genitori, chiedendo ad uno di essi di attendere all’esterno.

Il post su Instagram dopo quanto accaduto in ospedale

Questa richiesta ha infastidito notevolmente la donna, che ha così espresso il suo disagio: I genitori sono due, se ci sono. E se ci sono e sono due è bene che entrino entrambi. Capisco i medici che mi stanno scrivendo e dicono ‘intasate gli ospedali’, ‘non c’era bisogno che andaste lì’, ‘potevate aspettare il pediatra’. No, perché non aspetto – essendo madre da nove mesi – che succeda qualcosa. Che è una stupidaggine me lo voglio sentir dire da un dottore”.

La replica dell’ospedale a Levante

Lo sfogo di Levante è stato netto, ma a spiegare il motivo della richiesta dei medici è stata una responsabile dell’ospedale torinese in questione, che ha spiegato così l’accaduto a Repubblica: “In Pronto soccorso ci sono dei percorsi da rispettare, tengono conto del numero di bambini presenti e delle patologie. Al momento della diagnosi vengono poi chiamati entrambi i genitori. Con il Covid siamo stati gli unici a continuare a permettere a un genitore di entrare, con grande fatica. Oggi non è un ‘no’ a prescindere, ci sono casi di gravità o di disabilità, o visite specifiche, per cui entrano entrambi i genitori ma non in tutti i casi altrimenti sarebbe complicato. C’è una questione di affluenza, ma anche di percorsi e di norme igienico- sanitarie”.

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