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Le serie tv da vedere almeno una volta nella vita: BoJack Horseman

BoJack Horseman, una lezione di vita impartita da un cavallo parlante (e depresso)

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BoJack Hoseman: quando l’umorismo irriverente incontra la filosofia

BoJack Horseman è una serie tv animata per adulti, il cui protagonista è BoJack, un cavallo con sembianze umanoidi, ex attore hollywoodiano che vive nei fasti della sua carriera passata e nell’insoddisfazione per la sua vita presente. È una serie tv ironica, che ha la capacità di unire un umorismo decisamente irriverente con argomenti filosofici trattati con grande spessore e sensibilità.

L’universo narrativo di BoJack Horseman: tra cinismo e sensibilità

Siamo ad Hollywood (o meglio, Hollywoo, la D sulla collina è stata rubata da BoJack durante una nottata un po’ wild) e ci muoviamo insieme all’ex attore di Horsin’ Around nel fulcro del mondo dello spettacolo americano, con tutti i suoi problemi e le sue contraddizioni. BoJack soffre di una grave depressione dalla quale non riesce a uscire, nonostante il supporto dell’amica e ghostwriter Diane Nguyen e della manager-gatto Princess Carolyn. Quando non è impegnato a bere birre a bordo della sua lussuosa piscina, BoJack si prodiga per portare il suo cinismo e la sua amarezza nel mondo.

BoJack, nonostante rivesta il ruolo di protagonista della serie tv, incarna le caratteristiche di un perfetto antieroe: amorale, spesso noncurante dei sentimenti altrui e anzi, in grado di ferirli profondamente. E allora perché riusciamo ad immedesimarci così profondamente in lui, fino a sentirci compassionevoli anziché condannarlo per la sua immaturità e il suo egoismo? Perché, depressione o non depressione, chiunque si è sentito almeno una volta nella vita come BoJack Horseman: sperduto, insoddisfatto, solo. E chiunque abbai provato queste sensazioni sa che, quando ci si sente così, non sempre si prendono decisioni “giuste” su un piano morale assoluto, ma sono “giuste” per noi in quel momento. Il sentimento di affetto che gli spettatori provano per BoJack viene nutrito durante i suoi (rari) momenti di lucidità, in cui capisce l’ammontare del dolore causato ed è capace di chiedere scusa.

Diversi livelli di lettura, tanto nella narrazione quanto nell’animazione

La genialità della serie tv si riconosce non necessariamente ad una prima visione: i significati sono stratificati, così come lo è l’animazione, motivo per cui ogni nuova visione è una scoperta. Ad ogni frame si può notare come sia curato ogni singolo particolare, ogni frase che compare su un biglietto da visita o su un cartellone pubblicitario. Questi elementi, chiamati hidden jokes, gratificano lo spettatore attento, diventano premi vinti per essere stati zelanti nella visione.

Uno di questi, forse il più magistrale di tutti, compare nel quinto episodio della quinta stagione. Princess Carolyn sta passeggiando tra i banchi di un mercato mentre parla al telefono. Si nota sullo sfondo un opossum appeso a testa in giù che tiene una maglietta su cui c’è una scritta. La scena è però troppo veloce per poter leggere la frase ma abbastanza lenta per riuscire a notarla. Inizia così una caccia al frame, con decine di tentativi per riuscire a fare pausa nel momento giusto. Ed ecco cosa cosa compare:

Smettila di mettere in pausa e guardati la serie tv“: semplicemente geniale.

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