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Le Iene, interviene l’Ordine dei Giornalisti: “Non rispetta i canoni”
L’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, nella figura del presidente Sorrentino, invia una nota a Pier Silvio Berlusconi: il caso Le Iene
Le Iene: la lettera dell’Ordine dei Giornalisti dopo il suicidio di Roberto Zaccaria
L’Ordine dei Giornalisti della Lombardia prende una posizione decisamente netta e chiara nei confronti de Le Iene, celebre programma di Rai1. Una posizione che viene chiarita in una nota che il presidente dell’Ordine, Riccardo Sorrentino, ha voluto inviare direttamente a Pier Silvio Berlusconi chiedendogli di “regolarizzare” l’attività giornalistica de Le Iene affinché vengano rispettati i principi cardine del sano giornalismo.
La nota dell’Odg Lombardia a Pier Silvio Berlusconi: il caso “Le Iene”
Il giornalismo non è “fare informazione” e basta, così come non si può tradurre in puro “intrattenimento”. Il giornalismo è disciplina, è deontologia, è rispetto dell’informazione nei confronti di intervistati e lettori, è un insieme di norme. Tutto quello che non rispetta la deontologia giornalistica, semplicemente, non è giornalismo. Questo il sunto di una nota del presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia inviata a Pier Silvio Berlusconi, chiamato ad intervenire sul caso Le Iene. Iene che sembrano trovarsi ad un bivio: fare giornalismo, fare intrattenimento.
Le Iene e il suicidio di Roberto Zaccaria dopo il servizio
“Necessario scrivere all’ad di Mediaset Italia per sottolineare la differenza tra l’attività autenticamente giornalistica e le altre forme di comunicazione – riporta l’Ansa la nota dell’Ordine – e per invitarlo a fare almeno un primo passo verso una regolarizzazione della situazione“. Il destinatario della nota è Pier Silvio Berlusconi che già si è espresso su quanto accaduto recente a Le Iene. La nota del presidente arriva poco dopo la tragedia, il suicidio di Roberto Zaccaria a seguito di un servizio del programma di Italia1. “Parlare del lavoro delle Iene a proposito del caso come di lavoro giornalistico è sbagliato dal punto di vista sostanziale e dal punto di vista formale“, scrive sempre Sorrentino.
Non passa poi in secondo piano la chiosa finale: “Quella modalità di infotainment, in quel servizio – e, mi spiace dirlo, anche in diverse altre occasioni – è stata spinta ad estremi che non sono compatibili con nessuna modalità sana di comunicazione e non rispetta i canoni del giornalismo italiano e internazionale“.