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L’appello disperato degli Uffizi: “Senza personale si muore”

Il direttore si è rivolto alla politica per cercare di risolvere al più presto il problema

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Galleria degli Uffizi Museo Firenze

Un appello diretto a chi governerà il Paese dopo il 25 settembre: le parole del direttore degli Uffizi

Eike Schmidt, direttore degli Uffizi di Firenze, ha usato parole inequivocabili (e che non possono essere ignorate), per segnalare la grave difficoltà del museo, uno dei più importanti al mondo, a reperire personale. L’assurda situazione che affronta Schmidt è la seguente: i visitatori aumentano, ma gli addetti al museo sono in via di estinzione. La difficoltà non riguarda ovviamente solo gli Uffizi, ma tutti i musei nazionali.

“Chi ci governerà dovrà riflettere”

“Aumenta l’offerta dei musei, ma il personale continua a contrarsi: senza una soluzione chiudiamo tutti, anche i più grandi”, ha dichiarato il direttore degli Uffizi. A rassicurarlo parzialmente è stato Massimo Osanna, direttore generale dei musei del Ministero della Cultura, che ha parlato di nuovi ingressi in arrivo per colmare le lacune emerse. Schmidt però vuole essere chiaro e rivolgersi soprattutto a chi dal 25 settembre avrà un ruolo politico con responsabilità a riguardo: “Chi ci governerà dovrà riflettere. Si può scegliere tra diverse soluzioni. L’unica cosa che non si può fare è rimanere fermi. Uno dei musei più visitati al mondo ha così espresso la sua visione e testimoniato come non sia sufficiente possedere un patrimonio artistico unico per dormire sonni tranquilli.

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