L’amara lettera di Marco Bellavia che fa scuola ai concorrenti del GF Vip

Marco Bellavia scrive ai concorrenti del GF Vip 7 dopo l’abbandono

Marco Bellavia non è in studio e nemmeno in collegamento stasera al GF Vip 7 come ci si aspettava e anche come era stato annunciato, ma a parlare per lui c’è una lettera scritta e indirizzata a tutti, dalle opinioniste agli ex coinquilini. Una lettera di Marco Bellavia amarissima, straziante e che arriva dritta al cuore di chi ha non ha sbagliato, di chi ha sbagliato, di tutti.

La lettera scritta da Marco Bellavia

Aveva una “missione” nella Casa Marco Bellavia, lo aveva detto e anche se a sue spese, purtroppo, ad altissimo prezzo, l’ha fatto: ha lanciato il suo messaggio. Rimane di Marco stasera una breve ma intensissima lettera scritta agli ex inquilini, al “branco” che lo ha emarginato, bullizzato, isolato dentro al reality costringendolo all’abbandono. E mentre si lecca da lontano le ferite procurate proprio in Casa, così scrive: “Ho guardato da casa la scorsa puntata e mi faceva una certa impressione, voi in primi eravate pronti per la serata di Gala, ed io ero nel mio letto a leccarmi le ferite“.

Il forte messaggio di Marco: “Solo condividendolo il dolore diventa meno pesante”

Una lettera che perdona, ma non dimentica: “Mi scorrevano davanti agli occhi i vostri sorrisi, eravate già pronti a voltare pagina perché in tv funziona così“. Riflessioni molto personali, molto pesanti: “I vostri volti sono poi cambiati [..] All’improvviso ho capito attraverso il vostro disagio, e penso di essere riuscito a fare qualcosa di grande, a lanciare il messaggio che solo condividendolo il dolore diventa meno pesante“.

Come ha potuto constatare Marco stesso, molti concorrenti hanno voltato facilmente pagina nonostante il dolore inflitto, altri invece sono rimasti aggrappati a quelle immagini ormai impresse nel cuore di tutti: “Non giudico nessuno, questo spetta a Dio o alle vostre coscienze“. E ancora, la lettera continua: “Tornerò per un confronto sereno che completi il messaggio che volevo lanciare, che non c’è bisogno di fuggire né di fare finta di niente, c’è bisogno di dialogare e condividere. Se poi guardandoci negli occhi qualcuno li abbasserà non sarà colpa mia“.