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Lady D, all’asta una fetta di torta nuziale: cosa c’è dietro la corsa ai cimeli di Diana

È una vera e propria corsa all’asta e tutto quello che Lady D. ha toccato in vita è diventato oro

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Lady Diana: cresce l’attenzione per i suoi cimeli, gli oggetti che vanno dai vestiti alle auto alle fette di torta, le biciclette, le lettere, tutto ciò che è appartenuto all’indimenticata Principessa del Galles, l’unica capace di differenziarsi con una sola lettera maiuscola, la D, puntata. In questo 2021 è accresciuto l’interesse nei confronti di tutto ciò che è fisicamente stato della Principessa che quest’anno avrebbe compiuto 60 anni il 1° luglio scorso. 40 anni esatti il 29 luglio scorso dall’evento che paralizzò oltre 750 milioni di telespettatori davanti alla tv: il suo matrimonio con Carlo.

Lady Diana: dietro la corsa all’asta c’è la paura di una svalutazione

In questo anno particolare, sui generis, in cui Lady D. sembra ritornare ciclicamente nella quotidianità di Buckingham Palace è una vera corsa all’acquisto dei suoi cimeli, battuti all’asta a cifre per pochi. L’ultimo in ordine di tempo è proprio un pezzetto di quella torta nuziale che i grandi collezionisti si raccomandano di non consumare ma dietro questa corsa all’acquisto sembra celarsi qualcosa di più. Alla luce dei recenti fatti reali e dell‘attenzione mediatica conquistata via via dagli affaire di corte che riguardano Meghan Markle, la regina Elisabetta, il rapporto tra William e Harry sembra che numerosi “consiglieri” abbiano chiesto ai propri assistiti di accelerare la messa in vendita di tutto ciò che possiedono di Lady D. in questo particolare e simbolico anno di ricorrenze, onde evitare in futuro delle svalutazioni sugli oggetti in vista di un’attenzione mediatica sulla principessa triste che potrebbe affievolirsi.

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La fetta di torta di matrimonio di Lady D.

Si terrà il prossimo 11 agosto una nuova asta che vede al centro della vendita una semplice fetta di torta ma non una torta qualunque. Si tratta infatti di una fetta in glassa e marzapane con tanto di decorazione e stemma reale facente parte di quella che fu una delle 23 torte nuziali realizzate in occasione del matrimonio del secolo, quello tra Diana Spencer e il principe Carlo. Era il 29 luglio 1981 quando quella fetta di torta, avvolta in semplice pellicola trasparente, venne data ad una delle dipendenti di palazzo, Moyra Smith, che non la consumò ma anzi la conservò con cura e dedizione. Insieme alla fetta di torta, il suo involucro, una scatola in latta e una scritta: “Maneggiare con cura. Torta nuziale del principe Carlo e della principessa Diana. M.C. Smith 20/07/81“. Ancora non è dato sapere a quanto verrà ufficialmente battuta la fetta di torta ma si può ricordare quanto accaduto circa 7 anni fa, quando un’altra fetta venne battuta all’asta per 1.375 dollari.

La Ford Escort: regalo di fidanzamento di Carlo

Tra i cimeli appartenuti a Lady D. e recentemente battuti all’asta c’è anche la celebre Ford Escort Ghia Saloon, l’auto che il principe Carlo le regalò nel 1981, esattamente 40 anni fa, come regalo di fidanzamento prima di celebrare le nozze reali il 29 luglio successivo. Un’auto mantenutasi praticamente intatta nel tempo. 83mila miglia percorse, targa originale e quella ranocchia intenta a saltare sul cofano, regalo della sorella Lady Sarah. L’auto è stata battuta all’asta per 65mila dollari, circa 55mila euro, una cifra non indifferente se si considera il solo valore che l’auto, di 40 anni, avrebbe avuto.

L’abito avorio finito sulla bancarella di un mercatino dell’usato

Particolare fu poi l’asta avvenuta quasi per caso e che vide al centro un abito di Lady Diana dalla storia del tutto singolare. Era il 1994 quando uno degli abiti indossati da Lady D. in seta color avorio firmato da David Emanuel venne comprato da un’inconsapevole acquirente per soli 200 sterline ad un mercatino dell’usato. Ignara che fosse appartenuto alla principessa, la realtà venne a galla una sera quando la fortunata, davanti ad un documentario sulla principessa si accorse di quell’abito da lei indossato nel 1986. A farlo finire nel commercio del vintage fu una governante di palazzo che negli anni diede numerosi vestiti di “palazzo” a negozi di abiti usati. Il suo valore all’asta si affermò tra le 60mila e le 112 mila sterline.

La bicicletta “della vergogna”

Si annoverano poi, sempre battute all’asta, ben due biciclette appartenute a Lady D. in passato tra cui la celebre “bicicletta della vergogna”, come venne successivamente ribattezzata. Una prima bicicletta, una Tracker rosso brillante, appartenne a Lady Diana fanciulla; la seconda invece godé di molta più triste fama in qualità di simbolo di quella libertà andata perduta, sfumata con il matrimonio con Carlo. A rinominarla “bicicletta della vergogna” furono i consiglieri di palazzo che imposero a Lady D. di dare via la sua Raleight Traveller, la bicicletta con la quale era solita aggirarsi per le vie di Londra prima delle nozze. Una bicicletta che non poteva più fare parte di quella vita patinata da principessa e che successivamente venne battuta all’asta e comprata da un collezionista americano per 50mila dollari.

L’abito con cui ballò insieme a John Travolta

Era il dicembre del 2019 quando veniva data notizia di come nessuno avesse comprato un abito storico, iconico, appartenuto e indossato a Lady D. Non un long dress qualunque ma proprio quello che la Spencer indossò nel 1985 in occasione del White Ball alla Casa Bianca, un lungo abito in seta e velluto blu notte firmato Victor Edelstein, lo stesso con il quale Lady D. si lasciò prendere da un ballo sfrenato in compagnia di John Travolta. Nessuno però ha voluto diventare padre dell’abito indossato dalla principessa e successivamente messo all’asta, per tre volte, l’ultima per il valore di 350mila sterline.

La felpa regalatale da Sir Richard Branson

Si ricorderanno i collezionisti anche la volta in cui venne messa all’asta una semplicissima felpa di Lady D. Un regalo che la principessa aveva ricevuto dall’amico Sir Richard Branson. Una semplice felpa della Virgin Atlantic con la quale Lady D. apparse pubblicamente nelle ultime settimane che precedettero la sua drammatica morte in un drammatico incidente. Felpa che venne battuta all’asta e presumibilmente acquistata per il valore di quasi 48mila euro da un amico della Spencer.

Le 40 lettere di Lady D.

E ancora, non di meno importanza ma tutt’altro, le lettere scritte dal pugno della principessa triste. Circa 40 lettere su carta intestata e con tanto di firma di Lady D., memorie epistolari della celebre principessa triste che vennero battute all’asta per 95mila euro. Un prezzo altissimo ma doveroso alla luce del capitale spirituale. Tra quelle 40 lettere se ne ricorda in particolare una, un solo foglio e qualche riga il cui valore, da solo, si aggirava attorno ai 10mila euro: si tratta della lettera in cui Lady D. parlava della Regina Elisabetta rendendo noto il nomignolo a lei data e sino a quel momento del tutto segreto, The Boss.

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