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Cinema e Teatro

La regista di Jeanne Du Barry su Johnny Depp: “Difficile lavorare con lui”

Johnny Depp, ovvero un attore non esattamente “di facile gestione”

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Maïwenn e la (non semplice) esperienza sul set di Jeanne Du Barry con Johnny Depp

Che Johnny Depp sia un attore con cui non è semplice lavorare non è certo una novità. A confermare le voci, arriva ora la regista di quello che sarà il film di apertura del Festival di Cannes di quest’anno, Jeanne Du Barry. Maïwenn, regista francese di 47 anni, ha parlato della sua esperienza sul set con Johnny Depp. È proprio lui infatti ad essere il protagonista di questa pellicola che racconta la vita di re Luigi XV.

Maïwenn su Johnny Depp: “È una star, un re e… un americano”

Maïwenn, durante una recente intervista rilasciata alla rivista francese Premiere, ha dichiarato che lavorare al fianco di Johnny Depp si è rivelato difficile. Ha raccontato un aneddoto accaduto sul set di Jeanne Du Barry: “Johnny è una star, un re e… un americano. Mi era stato detto di non dirgli mai che lo stavamo aspettando per girare una scena, mi era stato impedito di bussare alla porta del suo camerino. Un giorno l’ho fatto comunque“. Continua poi descrivendo la reazione del protagonista de I pirati dei Caraibi: “E lui mi ha fatto capire che avevo compiuto un gesto di intrusione inaccettabile e mi ha chiesto come mi sarei sentita io se fosse venuto a bussare alla porta del mio camerino. Gli ho risposto che tutti lo fanno sempre, perché è così che funziona un set in Francia“.

Un’impresa difficile, ma anche un gioco

Maïwenn ha poi concluso analizzando il comportamento di Johnny Depp: “Stava facendo uno sforzo anche se mi rendevo conto che per lui era tutto ancora un po’ confuso. Ho capito che negli Stati Uniti le stelle non vengono dirette davvero, sono loro a spiegare al regista come interpreteranno la scena e il regista segue il flusso“. E infine: “In Francia, però, il capo è il regista. Per ogni ripresa ho girato le sue proposte ma gli ho anche chiesto di interpretare la mia visione, così da poter avere una scelta in fase di montaggio. È stato come un gioco da questo punto di vista“.

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