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La casa sull’argine di Daniela Raimondi

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“La casa sull’argine” un romanzo che racconto la saga della famiglia Casadio

“La casa sull’argine” di Daniela Raimondi: trama

“La casa sull’argine” è un romanzo di Daniela Raimondi che racconta la saga della famiglia Casadio, una famiglia che vive nel piccolo borgo di Stellata, situato tra Lombardia, Emilia e Veneto.

La storia inizia nel 1800, quando Giacomo Casadio si innamora e sposa Viollca Toska, una zingara veggente. Questo matrimonio segna il destino dei loro discendenti, dividendo la famiglia tra sognatori, con occhi azzurri e capelli biondi come Giacomo, e sensitivi, con occhi e capelli neri come Viollca.

I discendenti della famiglia Casadio

I discendenti dei Casadio si trovano a vivere vite complicate, segnate dalla profezia di Viollca, che determina le loro scelte e il loro destino. La loro esistenza è un intreccio di sforzi per sfidare il destino e accettare la loro sorte, tra solitudini, passioni, ansie e legami indissolubili.

Il filo invisibile che unisce la famiglia è la loro connessione alla terra e alla profezia che li marchia in modo indelebile.

“La casa sull’argine”: recensione

Daniela Raimondi, con “La casa sull’argine”, ha creato un romanzo avvolgente che ha conquistato i lettori grazie alla complessità dei suoi personaggi e alla ricchezza della sua narrazione. Il libro è stato paragonato a “I leoni di Sicilia” di Stefania Auci per la sua capacità di raccontare la storia di una famiglia attraverso le generazioni, ma è stato considerato ancora più bello e coinvolgente.

La ricchezza di personaggi con le loro storie

La trama è ricca di personaggi ben definiti, ognuno con la propria storia e i propri sentimenti complessi. La famiglia Casadio è legata da un amore profondo per la terra e per i valori familiari, ma anche da una profezia oscura che determina le loro vite. La Raimondi riesce a trasmettere al lettore una forte empatia per i suoi personaggi, rendendo le loro vite e le loro lotte molto reali e commoventi.

Commento

“La casa sull’argine” non è solo la storia di una famiglia, ma anche un affresco della storia dell’Italia dal 1800 agli Anni di Piombo. La ricostruzione storica dettagliata arricchisce la narrazione, rendendo il romanzo non solo un racconto di vite individuali, ma anche una testimonianza del passato del paese. La Raimondi mescola abilmente elementi di realismo magico con la concretezza della vita contadina, creando una narrazione che è allo stesso tempo epica e intima.

I temi del romanzo

I temi principali del romanzo sono l’appartenenza, la magia, il dolore, il ricordo e il coraggio, insieme all’amore per la famiglia. La scrittura della Raimondi è potente e ispirata, capace di creare una forte connessione empatica tra il lettore e i personaggi. Il libro è considerato uno dei migliori del 2020, un’opera rara e indimenticabile che merita il massimo dei voti.

Citazioni Significative del romanzo

  1. “Li guardo a uno a uno, i miei morti. Molti hanno gli occhi neri, la stessa espressione irrequieta nello sguardo; altri gli occhi chiari e lo sguardo inconfondibile dei sognatori. Ma in ognuno di loro vedo la stessa storia: una storia di terra. Mi sembra di scorgere ombre di terra sulla loro pelle; terra nei loro sguardi, polvere di campo nei capelli, sulla lingua, sotto le unghie. E so che, sotto le mie parvenze cittadine, me le porto dentro anch’io tutta questa terra, e lo stesso destino di questi sognatori sconfitti.”
  2. “Per generazioni abbiamo provato a rinunciare ai sogni, lasciando perdere l’amore, la musica, l’intima gioia della creatività e della fantasia. Ma non c’era bisogno di un’antica favola di zingare e serpenti per capire che quella profezia era stata travisata: perché la felicità è fatta della stessa materia di cui son fatti i sogni e il male della vita, per tutti noi, non è stato correre dietro ai sogni, ma rinunciarvi.”

Le critiche

Stefania Auci, autrice de “I leoni di Sicilia”: “Vitale, poetico e pieno di passione: grazie a un coro di voci autentiche, trascinanti, questo romanzo racconta una storia indimenticabile.”

  • Io Donna: “Dai moti rivoluzionari fino agli anni di piombo, la storia epica e intima di una piccola famiglia. Personaggi che sfidano il destino, tra desideri e una cupa profezia.”
  • La Stampa: “La loro epopea profuma di realismo magico e concretezza contadina, di grande Storia e vicende intime, dolori laceranti e piccole conquiste quotidiane, ma soprattutto di grandi sogni.”
  • Isabella Fava, Donna Moderna: “Profezie, tanta poesia e un tocco di realismo magico per un racconto corale che è anche la storia del nostro paese.”
  • Pupi Avati: “Un affresco letterario davvero affascinante.”
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