La “bacchettona” e la “facilona”: volano accappatoi tra Selvaggia e Miss Ferragni

Tutti hanno ragione, nessuno ha torto: il dibattito degli anni ’20 ormai non fa più danni (ma non risolve niente)

Alla fine è uno scontro alla pari. Uno scontro perfettamente equo tra due persone che viaggiano sui binari dell’impunità, che pensano di toccare il suolo, ma in realtà dimenticano di trovarsi a metri e metri di distanza da numerose problematiche terrene.

La foglia di giornale di Selvaggia

Selvaggia Lucarelli è nuda, ma la foglia di giornale la fa sentire protetta e vestita della meravigliosa corazza dell’opinionismo. E così attacca. Col distacco irreale del piromane che osserva meravigliato l’incendio che lui stesso ha appiccato

La pelliccia sintetica di Chiara

Chiara Ferragni è vestita, di un cappotto sintetico di sicurezza, che per quanto non abbia causato sofferenze ad altri, pur sempre imita qualcosa che fa storcere il naso a prima vista. Nel suo caso è la semplicità, il costume da ragazza della porta accanto. E così attacca pure lei, con l’irritante distacco di chi sa di potersi pagare tranquillamente errori e distrazioni a suon di assegni.

“La verità nel mezzo” è ormai démodé

Il caso accappatoi è questo: una “facilona”, Chiara Ferragni, che sottovaluta la portata di alcuni gesti, alcuni racconti, alcuni dettagli, pensando che dall’altra parte dello schermo siano tutti intelligenti e in grado di filtrare e valutare senza condizionamenti. Errore. Poi, dall’altro lato, una “bacchettona”, Selvaggia Lucarelli che pensa che siano tutti incapaci di filtrare ciò che vedono e che abbiano l’estremo bisogno delle sue traduzioni e sottolineature. Errore anche questo.

Ma alla fine sto accappatoio lo ha pagato? La domanda che non interessa a nessuno

Chiara Ferragni ha rubato un accappatoio. Che sì, è tecnicamente un reato, che sì, non è un gesto da pubblicizzare e rendere cool, ma non ha ucciso nessuno. Tanto più che ormai lei non ruba più, manco se vuole, visto che tanto le viene perdonato nel nome della visibilità. Lo pagherà, l’ha pagato, che cambia. L’albergo probabilmente ne sarà solo contento, oggi va così.

Tutto il resto è noia

Perciò a Selvaggia e a tanti altri resterà il fastidio per non potersi comportare come Chiara, di non vedersi perdonare alcune leggerezze, e resterà la specificazione, lo Stabilo per le ovvietà che non cambiano minimamente i fatti. A Chiara resterà l’accappatoio filigranato, con cui coprire macchie e macchiette, a volte anche senza che queste meritino spiegazioni.