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Katia Ricciarelli all’attacco delle Selassié dopo la puntata del GF Vip: “Tre carognette”
La Ricciarelli non ha affatto digerito le parole di Clarissa contro Manila Nazzaro
Volano coltelli nella Casa del Grande Fratello Vip e subito dopo la puntata non si fa altro che parlare dell’uscito di Biagio D’Anelli e del post al vetriolo di Clarissa Selassié che, fuori dalla Casa, si è scagliata duramente contro Manila Nazzaro facendola piangere. La Casa si mobilita in difesa della Nazzaro e anche le principesse ancora in gioco prendono le distanze dall’attacco di Clarissa ma i rapporti sembrano essere ormai compromessi e le parole della Ricciarelli solo una ciliegina su una torta d’astio.
Katia Ricciarelli e il commento su Lulù Selassié: “Non capisco Manu come fa”
C’è tensione nella Casa e spesso a far saltare gli equilibri sono i doveri, le pulizie domestiche e l’ordine generale. Non è un resort, ricorda Manila Nazzaro a chi come Lulù Selassié si sarebbe sottratta al suo turno di pulizie più di una volta, ma fuori dalla Casa è Clarissa Selassié a scatenare il putiferio. Parole durissime quelle dell’ex concorrente contro Manila Nazzaro, messa alle spalle al muro e tacciata d’essere tra i volti più falsi che il reality abbia mai conosciuto. Subito dopo la puntata e dopo le lacrime della Nazzaro, si discute su quanto accaduto e la più lapidaria è la Ricciarelli che non si è trattenuta dall’esprimere ciò che pensa di Clarissa Selassié ma anche sulle sue sorelle ancora in gioco, Lulù e Jessica: “Questa è proprio una carogna… che carogna. Non capisco anche Manu come fa a stare con una così“, avrebbe dichiarato la Ricciarelli osservando camminare vicino a lei Lulù Selassié. “Neanche Manu è venuto a farmi una carezza – fa notare allora la Nazzaro – È stata la cosa che più mi ha fatto male. [..] Ho sempre fatto tutto quello che potevo fare per Manu“, si sfoga la Nazzaro confessando di essere stata delusa dall’atteggiamento del coinquilino. “Tre carognette sono“, aggiunge la Ricciarelli che dopo ieri sembra aver ancor più chiaro il suo giudizio nei confronti delle “eredi” del Negus.