TV e SPETTACOLO
Iva Zanicchi e la battaglia contro la malattia del compagno Fausto: “Gli avevano dato 2 mesi di vita”
Iva Zanicchi, reduce dal Festival di Sanremo e ospite di Eleonora Daniele a Storie Italiane, parla del compagno Fausto Pinna e delle sue condizioni di salute
Iva Zanicchi sola al Festival: la battaglia contro la malattia del compagno Fausto
Iva Zanicchi, reduce dal Festival di Sanremo 2022, è stata ospite quest’oggi di Eleonora Daniele in un giorno simbolico, San Valentino. Nello studio di Storie Italiane Iva Zanicchi ha avuto così modo di parlare del suo compagno Fausto Pinna di cui a lungo si è discorso durante il Festival di Sanremo alla luce della sua assenza legata alla malattia.
Iva Zanicchi sulla malattia di Fausto Pinna: “I medici gli avevano dato due mesi di vita”
Iva Zanicchi a Sanremo ci è andata e l’ha fatto in solitaria dal momento che il suo compagno, Fausto Pinna, non ha potuto accompagnarla a causa di motivi di salute. Un’assenza che si è fatta notare e giustificata come forte necessità di riposo per Pinna che sta combattendo contro un tumore. Proprio la Zanicchi, intervistata quest’oggi a Storie Italiane da Eleonora Daniele, ha voluto fare il punto della situazione sulle condizioni di salute del compagno Fausto: “Recentemente ha avuto un po’ di depressione perché ha subito una cura molto forte – ha confessa la Zanicchi – L’ha sopportata meno bene della chemio, ma adesso sta bene“. Ne fa un bellissimo ritratto l’Aquila di Ligonchio che, per Pinna, spende bellissime parole: “Lui è un tipo, e io per questo lo apprezzo, che non tiene nascosta questa sua malattia – parla così la Zanicchi parlando del compagno che ora starebbe meglio – Lui ha una forza… e io sto con lui. Mi dice ‘io non muoio di tumore, lo vinco io‘. E ha ragione. Gli avevano dato due mesi di vita due anni fa e lui imperterrito continua ad andare avanti ed io sono certa che ce la faremo, moriremo di vecchiaia ma tu vinci Fausto“. E ancora, sempre la Zanicchi rivolgendosi al compagno ma anche al pubblico di Storie Italiane: “Sei una quercia e poi ci sono io vicino a te, e io porto bene. Ce la facciamo e anche voi dovete lottare perché è una bestiaccia che si può vincere e si deve vincere“.