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Internet Explorer è morto: addio allo storico browser

L’emblema della “lentezza”, ma anche il simbolo del futuro ripensando a 27 anni fa

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Il 15 giugno Internet Explorer ha smesso di caricare per sempre

Perché dedicarli un titolo del genere? Perché in fondo Internet Explorer ha fatto parte della nostra adolescenza, dei nostri primi ricordi legati alla tecnologia. Prima vera “frontiera” oltre il quale iniziare ad osservare un futuro incredibile, quasi magico, ma anche il primo a morire nella rapidissima evoluzione tecnologica.

La futuristica nascita nel ’95, ma una vita brevissima

Internet Explorer, in quell’ormai lontano 1995, rappresentava qualcosa di più rispetto al futuro, era lo strumento ancora sconosciuto e verso il quale si nutriva diffidenza attraverso il quale guardare oltre l’orizzonte. Prima di tutto, al principio, c’è stato lui: Internet Explorer, il primo vero universo immateriale che per primo ha spalancato le porte virtuali ai navigatori del web, i più avventuriero. Basico, essenziale nella grafica, invecchiato terribilmente in fretta.

Addio a Internet Explorer: si spegne l’icona della “lentezza”

Oggi, Internet Explorer, al quale tutti siamo stati sentimentalmente legati nonostante sia diventato negli anni ironico emblema della lentezza, vittima della sua stessa prole digitale. Oggi, 15 giugno 2022, dopo ben 27 anni di attività, ha smesso di caricare per sempre. Al suo posto continuano a vivere Mozilla, Chrome, Safari, i figli più veloci, più artificialmente intelligenti, più forniti. Microsoft ha definitivamente deciso di togliere dalla circolazione Explorer, già non più fruibile sulle versioni Windows 10. Cosa succederà a chiunque da ora in poi proverà ad aver accesso ad Explorer? Per il momento ma per un lasso di tempo non calcolabile, i curiosi o i nostalgici verranno reindirizzati a Microsoft Edge, di fatto il discendente diretto fin quando il programma non sarà definitivamente disattivato, disinstallato e cancellato definitivamente. Una sorte che poche “cose del web” riescono ad avere.

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