Incidente Harry e Meghan, Caprarica: “Mitomani, hanno amplificato una disavventura”

Incidente Harry e Meghan, versioni discordanti: l’intervento di Caprarica

Antonio Caprarica, grande esperto di famiglia reale inglese, torna a parlare di Harry e Meghan Markle dopo l’incidente in cui sarebbero stati coinvolti a New York dopo un presunto inseguimento da parte di dozzine di paparazzi: l’espero demolisce la coppia, accusata di mitomania.

Le doppie versioni sull’incidente di Harry e Meghan

Sono tante le cose che non tornano. In un primo momento si è parlato di “tragedia sfiorata” in riferimento all’incidente stradale in cui sarebbero stati coinvolti Harry e Meghan Markle a New York. A poche ore di distanza però la polizia smentiva tutto, parlando di nessuna rilevazione di sinistro. Lo stesso tassista, che avrebbe partecipato a suo modo all’inseguimento dei paparazzi, ha poi raccontato la sua versione dei fatti sfatando qualsivoglia inseguimento da film. Ma cos’è davvero successo a Harry e Meghan a New York subito dopo aver lasciato l’evento mondano dove è stata premiata l’attrice.

Caprarica smonta l’accaduto: “Hanno amplificato una modesta disavventura trasformandola in una caccia”

Da una parte dunque la campana che voleva Harry, con Meghan, quasi vittima dello stesso dramma vissuto dalla madre Lady Diana. Un inseguimento funesto da parte dei paparazzi sino ad arrivare alla collisione. Dall’altra parte però le voci delle autorità volte a smentire e a ridimensionare di molto l’accaduto. Per Caprarica però la spiegazione c’è ed è più scontata del previsto. “Harry e Meghan vivono in un loro mondo di fantasia, animato dal fantasma di Diana, in cui sembrano voler vivere e che ormai si sono abituati e decisi a sfruttare. – chiosa l’esperto a Fanpage – Hanno amplificato una modesta disavventura trasformandola in una caccia durata addirittura due ore. Con molteplici collisioni e feriti, ma di tutto questo non c’è traccia nei report della polizia di NY“.

Per Caprarica, l’incidente “modesto”, sarebbe stato sfruttato da Harry per portare avanti la narrazione che vuole la stampa abbia di lui. “La narrazione che si è costruito, quella di essere vittima di una specie di complotto mondiale“, spiega Caprarica.