TV e SPETTACOLO
Ilary Blasi voce di popolo
Ilary Blasi è il vero motore di un’Isola dei Famosi ecosostenibile che punta sul riciclo di vecchi naufraghi
Senza complimento alcuno, senza formule televisive, senza sviolinature per i naufraghi che non sono stati “scelti personalmente perché hanno una storia molto forte” e che non sembrano nemmeno dover rispettare l’obbligo di essere a tutti costi d’esempio per qualcuno (anzi), Ilary Blasi ritorna padrona della prima serata di Canale5 con l’Isola dei Famosi. Non c’è nemmeno bisogno di preamboli o parabole perché nessuno ha intenzione di trasformare l’Isola dei Famosi in una scuola né di vita né di etichetta: è show, è resistenza, è puro gioco alla fine del quale vince chi ha saputo sopravvivere, anche a scapito di altri.
Non c’è nemmeno bisogno di dichiarare apertamente guerra al politically correct in nome di un prodotto che sia il più possibile realistico, umani sbagli annessi. Viene meno la battaglia valoriale perché di fondo, tanto in studio quanto in Honduras, è la “scorrettezza” ad avere la meglio, la sbavatura, la nota stonata, l’italiano proverbiale e approssimativo. Una filosofia di conduzione diametralmente opposta che nulla ha a che vedere con quella di un GF Vip che per lunghi mesi ha posto il pubblico dietro un virtuale banco di scuola ad imparare a memoria i precetti dell’amore libero impartiti da Alex Belli, nuovo Platone in un Simposio mediatico.
Per ogni impopolare scivolone, dai doppi sensi di Ilona Staller all’inconsistenza di alcune video-presentazioni, c’è una popolarissima Blasi, la più spontanea tra le spontanee che non tradisce mai il suo pubblico. Il legame che si crea tra i naufraghi in Honduras, conduttrice e opinionisti in studio e il pubblico a casa è quasi familiare ma senza quelle formalità che hanno sempre spaccato il cast in figli e figliastri (e anche le frecciatine ai Rodriguez, per quanto numerose, arrivano in luogo di due nuovi Rodriguez nel cast, uno scotto che si paga senza permalosità). Uno vale uno all’Isola, che si tratti di Ilona Staller o Marco Melandri.
Sempre Ilary Blasi riesce poi a scalare la classifica degli hashtag in tendenza in real-time su Twitter e non per contestazione, sentimento che spesso ha portato Signorini a raggiungere lo stesso risultato, ma per apprezzamento, per flusso incessante di commenti in suo favore con tanto generico “ci sei mancata Ilary”. Motivo per cui si può dire che sia la Blasi la vera “attrazione”, il motivo per il quale una gran fetta di pubblico ha deciso di sintonizzarsi lo stesso con l’Honduras sebbene molti dei naufraghi siano già stati naufraghi in passato e l’effetto “niente di nuovo sotto al sole” sia dietro l’angolo. Vola in fretta la prima puntata dell’Isola, sebbene la durata sia la medesima del GF Vip, ma tutto accade velocemente, senza inutili digressioni o sospensioni per volere della Blasi che taglia corto, a tratti persino tronca i discorsi dei naufraghi e non c’è nessuno che osa parlarle sopra. Anche Alvin, dall’alto del suo metro e 82 cm, deve prendere bene le misure in diretta perché i suoi interventi didascalici risultano quasi fuori luogo in un programma dove ciò che conta è il gioco: “Siamo all’Isola dei Famosi mica a Superquark, ma che ce frega delle isole Alvin“.
Conduttrice e sua stessa spettatrice, Ilary Blasi incarna il suo ruolo televisivo rispondendo alla perfezione a tutto ciò che il pubblico da casa vuole sapere: “Ma dobbiamo ridere? Eh vabbè dai ridiamo“.