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Ilaria D’Amico: cosa nasconde il suo contratto con la Rai

Nemmeno un flop disarmante potrebbe incupire Ilaria D’Amico

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Ilaria D’Amico, il contratto biennale con la Rai: il retroscena

Il trasloco di Ilaria D’Amico sulla Rai è stato mediato dal raggiungimento di uno specifico contratto che sembra non permettere “la qualunque” ai vertici Rai. Sebbene il programma su di lei studiato, Che c’è di nuovo, non abbia affatto brillato, Ilaria D’Amico si sarebbe tutelata molto bene legalmente, sì da non temere troppo nemmeno la chiusura.

Il contratto “blindato” per due anni: i termini dettati da Ilaria D’Amico alla Rai

Abbiamo già parlato in lungo e in largo del flop su Rai2 di Ilaria D’Amico, di redente approdo sulla rete pubblica, al timone del talk show Che c’è di nuovo. Nonostante gli altissimi costi di produzione, il programma non ha mai ingranato ascolti salvo risalire solamente nelle ultime occasioni ma grazie alla fascia oraria. Nelle ultime settimane la D’Amico è andata in onda senza una concorrenza pertinente su Rai1, vuota causa Mondiali in Qatar superate le 22. Ma come svela Dagospia, Ilaria D’Amico non avrebbe mai davvero temuto troppo il flop visto che nel suo contratto le viene assicurato il posto per ben due anni a prescindere da tutto.

La tutela per 2 anni anche in caso di flop

Sarebbe un contratto particolare quello portato a casa da Ilaria D’Amico che sarebbe riuscita ad assicurarsi in Rai ben 2 anni di lavoro. Un bel modo di tutelarsi anche da eventuali flop, come è successo. Così scrive Giuseppe Candela, rimarcando il cachet della D’Amico che per Che c’è di nuovo guadagnerebbe circa 13mila euro a puntata. Non è però tuttavia questa la parte interessante del contratto. Come si evince, qualora la Rai decidesse di chiudere, causa bassi ascolti, il suo talk show, non potrebbe ugualmente allontanare la D’Amico per due anni trovandosi costretta a pagarla per un altro programma o addirittura per niente.

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