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Il villaggio dei Puffi esiste e si trova in Italia: alla scoperta delle case-fungo di Bardineto

Storia del paese più bizzarro d’Italia

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“Son case puffe assai, funghi di laggiù. Nel bosco le vedrai, vicino al fiume blu“, leggasi anche Bardineto, Savona, Liguria. In pochi si sarebbero aspettati che la celebre sigla de I Puffi cantata da Cristina d’Avena potesse involontariamente svelare dove trovare il villaggio segreto dei piccoli omini blu. E infatti eccolo proprio qua, in Italia (ma non ditelo a Gargamella).

La storia del Villagio dei Puffi di Bardineto

L’insieme di case-fungo a dimensione umana e non “gnomica”, si trova nei boschi di Bardineto, in provincia di Savona. Non si tratta però di luoghi turistici o pensati per i vacanzieri, perché le suggestive abitazioni sono a tutti gli effetti case private, adesso in disuso e in stato di abbandono. A progettare e volere questo centro abitato micotico, spuntato all’interno di un suggestivo bosco di castagni, fu Mario De Bernardi, appassionato di lavori in muratura ma che, a dirla tutta, per la realizzazione del complesso non si è ispirato ai celebri personaggi blu creati dal fumettista belga Peyo nel 1958.

L’idea di De Bernardi, piuttosto, era quella di costruire un villaggio che rendesse omaggio ai funghi, specialità gastronomica ligure e di cui lo stesso De Bernardi era estimatore e raccoglitore. Il villaggio aprì i battenti alla fine degli anni ’60, diventando in breve un centro visitato da moltissimi curiosi e turisti. Questo sino agli anni ’70, quando l’interesse dei visitatori scemò sempre di più, conducendo il paesello incantato alla decadenza.

Una nuova speranza per il villaggio tra i funghi

Il villaggio dei Puffi a Bardineto. Fonte: Instagram

Nonostante il tempo, come spesso accade, abbia fatto venir meno la voglia dei curiosi di visitare questo eclettico villaggio, ora sembra registrarsi un’inversione di tendenza. Questo anche grazie ad Instagram e agli instagrammers, sempre alla ricerca di nuove e suggestive mete e location in cui ritrarsi e immortalarsi. E come negarsi uno scatto proprio dove Grande Puffo e Quattrocchi passeggiavano ogni mattina?

Grazie a Instagram, il villaggio ha in poco tempo registrato un afflusso sempre maggiore di visitatori, tanto che ora il “villaggio dei Puffi”, come è unanimemente conosciuto, sta vivendo una nuova primavera, riuscendo ad attirare fan provenienti da tutta Europa e non solo. Addirittura si vocifera che l’afflusso sia tale da aver fatto scattare diversi progetti di recupero e risanamento del paese e addirittura la costruzione di un parco a tema.

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