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Il Travaglio di Marco o l’inconcepibile gusto italiano per Berlusconi

Lutto nazionale, funerali di Stato, bagno di folla. Tutto questo per l’uomo che ha avversato con ogni forza

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Marco Travaglio

Silvio Berlusconi riceverà gli onori di Stato, con tanta pace dei suoi avversatori

Probabilmente tra le persone più colpite dalla morte di Silvio Berlusconi figura Marco Travaglio. L’evento umano che tutti ci accomuna non avrà probabilmente scosso emotivamente il giornalista, semmai lo faranno le modalità con le quali il decesso verrà cerimoniato. Funerali di Stato e giornata di lutto nazionale sono onori d’eccezione, che non dovrebbero seguire, da principio, solamente una causalità matematica carica rivestita-morte, ma dovrebbero (sembra legittimamente sottinteso) conseguire ad un giudizio qualitativo sull’operato svolto durante la carica di rilevanza pubblica. Questa inconcepibilità strabilia Marco Travaglio in merito al fatto quotidiano.

Un bersaglio talmente grosso da sembrare inafferrabile

L’uomo che ha cercato di smascherare come fosse uno dei bruti protagonisti di Scooby-Doo, del quale ha cercato di evidenziare con ogni Stabilo a sua disposizione vizi, contraddizioni, mancate promesse, malefatte, sul quale ha puntato il dito innumerevoli volte, si trova di fronte ad un allucinante rivelazione. Le maschere infinitamente rimosse con forza non hanno fatto altro che rivelare alla fine il viso sempre mostrato pubblicamente, la fluorescenza apposta su una pagina già interamente variopinta non è stata in grado di far notare le righe più rilevanti, la luna indicata con forza e impegno è stata ignorata in favore della sua unghia.

1+1=3

Silvio Berlusconi sarà sepolto con la stessa istituzionale forma di Carlo Alberto Dalla Chiesa, ma anche di Luciano Pavarotti. E forse questa mescolanza, questa causa spuria, quell’intoppo politico, è ciò che causa il travaglio di Travaglio. Idolo delle folle, ma anche ex premier, Silvio Berlusconi che entrerà in Duomo all’interno di una cassa di legno sarà ciò che ognuno che lo piange vorrà, non ciò che avrebbe forse dovuto essere. Di Stato o no, poco cambia. L’omaggio alla salma non aggiungerà né toglierà nulla a nessuno. Sarebbe stato comunque un bagno di folla, perché per quanto non pianto e rimpianto all’unanimità, la presenza e la partecipazione di mezzo Paese non è comunque cosa da poco.

Marco Travaglio nel Paese dei “massì”

Silvio Berlusconi a molti è piaciuto, piace e continuerà a farlo. A prescindere da tutto. A prescindere da colpe, meriti, finali vinte o perse dal Milan, da bunga bunga o processi, da collusioni e canzoni intonate con l’aiuto di Apicella, a prescindere anche da Marco Travaglio. Ha combattuto con i mulini a vento probabilmente, pur avendo al fianco un esercito ben più numeroso del solo Sancio Panza, ma nel Paese dei “massì”, era difficile che Marco Travaglio potesse davvero cambiare alcuni italiani.

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