Cinema e Teatro
Il racconto di Isabella Ferrari: “Ebbi una crisi di rigetto. Non mi sentivo un’attrice”
L’attrice ha parlato di una fase dolorosa della sua vita
L’inizio della carriera di Isabella Ferrari
Isabella Ferrari è una delle attrici più affermate nel panorama cinematografico italiano. Ma l’inizio della sua carriera non è stato tutto rose e fiori come si potrebbe pensare. Nel corso di una lunga intervista al Corriere della Sera, l’attrice ha raccontato infatti, quello che le è accaduto all’inizio del suo percorso professionale.
L’attrice nel corso della sua carriera ha ottenuto numerosi premi prestigiosi come la Coppa Volpi per la miglior attrice non protagonista nel ’95 alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e il Marc’Aurelio d’Argento per la miglior attrice nel 2012 al Festival Internazionale del Film di Roma.
Il racconto dell’attrice
Nel corso dell’intervista a Il Corriere della Sera, Isabella ha raccontato del successo ottenuto dopo aver girato il film Sapore di Mare: “La gente mi fermava per strada, i paparazzi si appostavano dietro gli angoli. Per tutti ero Selvaggia, Selvaggia e basta“.
Da lì la sua carriera decollò: “Mi offrirono quattro film più o meno tutti uguali a Sapore di mare. Non avevo neanche un agente. Li feci e mi comprai una casetta perché per me la cosa più importante all’epoca era avere una sicurezza, rintanarmi, nascondermi”.
L’attrice racconta il periodo difficile: “Ebbi una crisi di rigetto. Non mi sentivo un’attrice, non avevo fatto una scuola, non avevo più voglia di stare dentro a quel meccanismo: mi venne un esaurimento e mi diedero delle medicine per superarlo. I miei si preoccuparono e mi portarono in montagna”.
Isabella ebbe paura: “Buttai via le medicine, ma sì, ero spaventata anche io. Pensavo che quello stato d’animo, quella depressione, me la sarei portata dietro per tutta la vita. Il successo improvviso si sposava con il pregiudizio. E il pregiudizio era a sua volta anche figlio della bellezza. La bellezza mi ha dato tanto, lo riconosco, ma mi ha fatto anche dubitare di me stessa. Pensavo di non meritarmi le cose che mi capitavano e cercavo sempre altrove, altrove e ancora altrove“.
L’attrice prosegue raccontando: “Non mi davo pace e per un po’ mi allontanai dal mio mestiere. Ci volle tempo per recuperarmi. L’occasione me la diede Marco Tullio Giordana. Mi propose di recitare in Appuntamento a Liverpool, un film drammatico. Accettai”, ha continuato.
E conclude dicendo: “In sala stampa a Venezia, non appena apparve il mio nome a inizio proiezione, piovvero fischi. Mi aspettavo il peggio, ma le critiche il giorno dopo si rivelarono entusiastiche. Cambiò tutto, soprattutto la percezione degli altri nei miei confronti”.