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Il passo indietro, il Covid e ora Telelombardia: tanto rumore per nulla, Amadeus tira dritto (e fa bene)

Ennesimo attacco al Festival: ma anche stavolta non funzionerà

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La permalosità di Fabio Ravezzani prova in queste ore ad ergersi come iceberg nella rotta che conduce il transatlantico guidato da Amadeus verso il Festival di Sanremo 2022. La polemica che torna come ogni anno per provare a scalfire il lavoro fatto dal direttore artistico dell’evento più importante dell’anno è però debole. Lo è in primo luogo perché le fondamenta sono fragili: additare ad Amadeus una superbia irridente del lavoro dei colleghi è quanto di più lontano dalla realtà si possa tentare di provare. In secondo luogo è debole perché per quanti iceberg si possano presentare sul suo percorso, il Festival non è il Titanic, ma nave ben più solida. Solida perché forgiata dalle imprese degli ultimi due anni, fatti di risultati che nessuno potrà mai togliere ad Amadeus e al suo staff.

Come nel calcio, ambiente ben caro a Ravezzani, a parlare è il campo e ciò che questo dice è chiaro: Amadeus ha fatto un gran lavoro e anche questo 2022 vedrà il miglior Festival che si possa realizzare in questi tempi. Tempi in cui a prendersi la responsabilità del proprio compiuto sono poche persone e tra queste c’è sicuramente Amadeus. Ci sarà Checco Zalone, che se va bene 365 giorni all’anno andrà bene anche al Festival. Telelombardia non è stata insultata, Telelombardia non è la Rai e questo è chiaro a tutti. Lo sfottò e l’ironia sono ciò che tanto amano gli appassionati di calcio come Ravezzani. E sarebbe bello vedere ogni tanto la sportività abbinata alla coerenza.

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