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Il mistero del passo Djatlov: le prove sulla soluzione del mistero
Un anno fa due studiosi formularono l’ipotesi che fosse stata una valanga di lastroni a uccidere gli escursionisti nel 1959. Ora hanno raccolto delle prove video.
L’incidente del Passo Djatlov potrebbe essere finalmente spiegato: le prove di cosa sarebbe successo
Più di 60 anni fa, nell’inverno del 1959, nove escursionisti partirono alla volta dei Monti Urali, in Russia, verso il Passo Djatlov. Nessuno di loro, sette uomini e due donne, fece ritorno. La notte del 2 febbraio infatti, mentre erano accampati sulle pendici del Cholatčachl, “La Vetta della Morte”, morirono tutti e nove, in circostanze non del tutto chiarite. Almeno finora.
Cosa è successo al Passo Djatlov? Spuntano alcune prove video
Come si seppe poco dopo dall’esame dei corpi, 3 degli escursionisti erano morti per traumi fisici e 6 per ipotermia. Per sessant’anni tutto rimase avvolto dal mistero, dando vita alle più svariate teorie. L’anno scorso, però, alcuni ricercatori individuarono la possibile responsabile: una “valanga a lastroni”, un raro tipo di valanga in cui la neve si muove insieme a lastre di ghiaccio. La pubblicazione scientifica di Nature.com, apparsa il 28 gennaio 2021, si intitolava infatti: “Meccanismi di rilascio e impatto di valanghe a lastroni nell’incidente del passo Djatlov” nel 1959, a firma di Johan Gaume e Alexander M. Puzrin.
Le missioni per confermare le ipotesi degli scienziati
Purtroppo, la loro teoria non soddisfaceva né i parenti delle vittime, né parte dell’opinione pubblica. “Sono stati presi di mira due aspetti chiave della teoria, sostenendo che il pendio non fosse abbastanza ripido e le condizioni non erano adatte per l’innesco di una valanga” ha rivelato Gaume. Quindi, per fugare ogni dubbio, gli studiosi responsabili della ricerca sono partiti per tre spedizioni mirate a dimostrare la possibilità della formazione di tali valanghe, riuscendoci e risolvendo forse uno dei misteri più complicati del secolo scorso.