Il buon Tg si vede dal mattino: maretta in Rai, si svegli chi può

Oh Giorgino, Giorgino, perché sei tu Giorgino?

Guerra interna al Tg1: i conduttori dell’edizione serale si sono rifiutati di fare levataccia per presentare l’edizione mattutina e la direttrice Monica Maggioni non l’ha presa bene. La punizione per l’ammutinamento sarebbe ora il declassamento a “conduttori da pranzo” e non più da cena. Questa è la cronaca della ribellione stakanovista avvenuta in Rai e trapelata nelle ultime ore.

Rinnega il tuo telegiornale e rifiuta quel turno!

Francesco Giorgino, Laura Chimenti ed Emma D’Aquino sono i valorosi anchormen che hanno elevato i loro certificati medici (la voce dice così) di fronte all’imposizione di alzarsi all’orario da primo turno in fabbrica. La risposta è stata ovviamente tremenda: basta visibilità da prima serata! Chi non è disposto a far colazione con i telespettatori sarà condannato a vagare nel deserto dell’edizione pausa-pranzo.

Ora si passerà, forse, ad avvocati, frecciate da ambo le parti, ripicche, colpi bassi e magari smentite. Esattamente ciò che ci si aspetta da chi lavora per la rete pubblica nazionale.

Indovina chi non viene a cena?

Sembra assurdo, ma a pensarci bene i conduttori hanno ragione. Come farebbe il buon Giorgino a mostrare la consueta frizzantezza ed istrionica verve ad alba in corso? Parrebbe assonnato, la sua immagine ne risulterebbe compromessa. Come potrebbe Laura Chimenti, e con lei Emma D’Aquino, mantenere la stessa precisione di maquillage con uno staff ancora in preda agli sbadigli?

Non parliamo poi del dover digerire un’imposizione così scorretta da parte della Maggioni. Ma vi immaginate un datore di lavoro che vi cambia l’orario? Turni? Ma che siamo in Italia?

Miniera Tg1: per i cattivi c’è il carbone

Monica ha risposto con un pugno durissimo. Dal paradiso dello share alle dune del mezzogiorno di sonno, ha condannato i ribelli all’anonimato telegiornalistico.

Scusate, la smetto. Ci ho provato, ma nemmeno scherzando ‘sta storia diventa avvincente.