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Il Balotelli di Schrodinger: assente o presente, al GF Vip ha sempre il dito puntato contro
Può davvero Mario Balotelli scampare alla fatale morsa del gossip?
Con ancora fresca nella memoria la comparsata condita da polemica al GF Vip 5, Mario Balotelli è rispuntato nel copione della nuova edizione del reality condotta da Alfonso Signorini. Seppur di stanza in Turchia (dove gioca per l’Adana Demirspor) il calciatore è stato chiamato nuovamente in causa durante la puntata d’esordio a causa della partecipazione come concorrente della sua ex compagna Raffaella Fico, con la quale ha avuto la figlia Pia. Inutile ricordare al pubblico la cosa, ben risaputa a causa delle infinite pagine di gossip scritte in merito, quindi qual è stato il motivo per scomodare a chilometri e chilometri di distanza Super Mario?
“Potrebbe essere un padre molto più presente”
Entrata in Casa a seguito di un’esibizione ancora da decifrare in termini di economia dello show, Raffaella Fico non ha minimamente proferito parola sul vecchio amore, tantomeno sulla figlia, ma poteva Alfonso Signorini resistere alla tentazione di conservare qualche munizione trash di quelle a disposizione per la mattanza dell’esordio? Ovviamente no, pertanto perché non sfruttare la video-presentazione della concorrente e gettare nella mischia anche l’esca Balotelli? Poco importa che si chiami in causa un padre circa la sua adeguata o meno presenza genitoriale nella vita della figlia. “Potrebbe fare di più…ma molto di più” (per la piccola Pia), come se questo fosse importante per la trasmissione, come se dovesse interessare qualcuno oltre alle personalissime dinamiche familiari dei protagonisti.
Mario Balotelli è come il gatto di Schrodinger
Presentato in pompa magna l’anno passato, Balotelli doveva essere il fiore all’occhiello del secondo GF a firma Signorini, ma essendo Mario troppo vero (e troppo ricco) per essere finto, si è trasformato in meno di 15 minuti in un uomo verso il quale puntare il dito. Per carità ci mise del suo, sbagliando clamorosamente e fu un’occasione per imparare tutti. Ma se errare è umano, perseverare si sa, fa ascolti, e dunque mai dire mai ad un ritorno, ad una nuova polemica da creare, perché se Mario non va alla montagna (di trash, per non dire altro), è la montagna che va da Mario, anche se si trova in Turchia.
Il paradosso balotelliano e gieffino è tutto qui, non importa che sia presente o assente, è un po’ come il gatto di Schrodinger, protagonista del famoso esperimento mentale del fisico austriaco, per quanto i risultati siano discutibili, l’importante è che se ne parli.