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I due liocorni: ovvero cosa aspettarsi dal Festival di Sanremo
Non manca davvero più nessuno, ma basterà?
Dall’orango tango all’aquila reale: Amadeus ha caricato l’arca del Festival, ma c’è un rischio
Ci sono i cantanti in gara (ben 28), ci sono le co-conduttrici, ci sono i super ospiti (anche quelli internazionali), ci sono gli ex vincitori, ci sono anche gli attori e il comico. Sembra non mancare nessuno a questo Festival di Sanremo 2023, visto l’elenco lunghissimo di nomi snocciolati tra un TG e un VivaRai2 da Amadeus. Un pieno di volti noti, di artisti, di esperienze, che rappresentano una sorta di all in da parte del direttore artistico. Ha voluto fare le cose in grande per un grande Festival di Sanremo, ma basterà?
Il pubblico cercherà i liocorni?
Un rischio di questa strategia può essere raccontato riportando alla mente la famosa canzone per bambini I due liocorni. Non mancava davvero più nessuno sull’arca di Noè, c’erano tutti, dai piccoli serpenti ai coccodrilli, ma il titolo è stato poi destinato a loro, ai due protagonisti, grandissimi assenti. Questo Festival corre il rischio che i Pooh, i Black Eyed Peas, Mahmood e Blanco, Chiara Ferragni e Al Bano, vengano consegnati alla storia come il gatto, il topo e l’elefante e che, però, il pubblico finisca per concentrarsi sui liocorni assenti.
E se il diluvio arriva, Amadeus dovrà essere pronto
Il chi più ne ha più ne metta non è garanzia da solo di successo. Il risultato finale dipenderà ancora una volta da Amadeus, che dovrà unire questi pregiati ingredienti scelti, che dovrà amalgamarli tutti sapientemente e soprattutto prevedere tonfi e fianchi scoperti. Perché qualora il diluvio arrivasse, l’arca dovrà saper galleggiare. Finora si è dimostrato un degno Noè. Potrà ripetersi e stupire tutti ancora una volta.