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Heal Hitler: il videogioco dove si cerca di “curare” Hitler con la psicoterapia
Critiche e accuse da tutto il mondo contro il videogioco dove si prova a “curare” Hitler con la psicoterapia
“Sei lo psicologo di Hitler nel 1925“, inizia così la brevissima descrizione di un videogioco destinato a suscitare numerose polemiche e a raccogliere critiche da ogni dove nel mondo. Propriamente il gioco si articola su due personaggi: Hitler, sdraiato su un lettino, e uno psicologo, comandato dal videogiocatore. Lo scopo è solamente uno: calandosi nei panni dello psicologo cercare, usando la psicoterapia junghiana e la psicoterapia freudiana, di “risolvere” i problemi di Hitler, curarlo in maniera tale da sfatare attraverso la psicoterapia l’Olocausto.
Heal Hitler: il videogioco dove si prova a “curare” Hitler e a evitare l’Olocausto
Tradotto ancora, in altri termini, si chiede ai giocatori di calarsi nei panni di uno psicologo e di andare così a indagare la psiche di Hitler, identificandone i disturbi psicologici in modo tale da “evitare” lo sterminio, la Seconda Guerra Mondiale. Uno scopo che si riflette anche sul gioco di parole contenuto nel nome stesso del videogame: “Heal Hitler”, che tradotto è “Guarire Hitler“, ma anche “Heil Hitler”, il saluto nazista riservato al Furher.
Accuse, polemiche e critiche da tutto il mondo: apologia e banalizzazione della Shoah
La mente dietro a questo nuovo videogame rilanciato online lo scorso 22 luglio su Steam, sarebbe dello sviluppatore ceco Jon Aegis che già avrebbe risposto a numerose accuse di apologia al nazismo piovute in questi giorni e che avrebbe già anche spiegato di aver affinato il gioco in ogni dettaglio tale da rendere a qualunque giocatore impossibile riuscire a curare Hitler, sfatando l’ipotesi che esista in qualche modo una cura “etica” capace di salvarlo. Non manca nemmeno un trafiletto in cui si scorge la descrizione del paziente, sempre Hitler, che accuserebbe qualche “problema con la rabbia”.
Forte al momento la polemica che però è indubbio subirà un ulteriore giro di volta anche alla luce delle durissime parole di condanna nei confronti del videogioco che stanno arrivando da ogni parte del mondo. “Incredibilmente di cattivo gusto. Banalizza l’omicidio di 6 milioni di ebrei“, sono le durissime parole arrivate attraverso il Daily Mail da Daniel Kennedy, uno dei massimi esperti dell’Olocausto. “Così tanto di cattivo gusto che posso solo supporre che sia stata deliberatamente progettata per recare offesa“, ha poi aggiunto Kennedy facendo risalire l’idea ad una possibile intenzione di generare introiti causando un vero e proprio “shock”.