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MUSICA

Grignani: i cantanti che ammira, il body shaming e la generazione V

L’appello alla nuova generazione e la risposta alle accuse

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Gianluca Grignani canta insieme a Irama “La mia storia tra le dita”

Gianluca Grignani ha partecipato al Festival di Sanremo duettando insieme a Irama la sua canzone La mia storia tra le dita. In base ad una dichiarazione rilasciata al settimanale Chi, il suo compagno di esibizione sarebbe uno dei pochi cantanti della nuova generazione a godere della stima di Grignani. Ha detto: “I ragazzi di oggi dovrebbero prendere la parola gavetta e tatuarsela. Per fortuna qualcuno in gamba come Irama, Blanco e pochi altri c’è ancora in giro”. Sono questi i nomi salvati dal cantautore milanese 50enne.

Grignani risponde ai commenti di body shaming ricevuti durante il Festival

Sempre nel corso di questa intervista, ha risposto ad alcune accuse che gli sono state mosse proprio durante la partecipazione alla kermesse musicale. Era infatti stato commentato il suo aspetto, e in molti avevano notato che era molto gonfio. A questo Gianluca ha risposto: “Onestamente di tutto questo poco mi importa preferisco vivere e suonare. Dopo il Festival sono rientrato a casa e ho ricominciato a fare musica. Hanno scritto che sembravo gonfio? Sono stato oggetto di body shaming? Caz** loro. A me non frega nulla. Avevo preso del cortisone perché avevo un calo di voce tremendo. Però le dico una cosa: sono un figo pazzesco“.

La fiducia nella generazione Z (o generazione V, di vittoria)

Gianluca Grignani è stato il protagonista del consueto monologo che avviene a Le Iene. Ha usato questo spazio per aprirsi, per mettersi a nudo. Ha raccontato di quel periodo della sua vita in cui alcool e droghe erano all’ordine del giorno. Dopo aver ammesso questo aspetto del suo passato, ha voluto fare un appello alle generazioni future. Alla generazione Z, che lui ha ribattezzato V, per vittoria, che “è la generazione dell’inclusività capace di rendere tutti uguali nelle differenze, la generazione del cambiamento“.

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