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Grande Fratello Vip 6: 20 nomination non valgono un solo ed unico Innominato

Tutti ne parlano ma nessuno lo dice

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Il Grande Fratello Vip ha tanti privilegi, tanti difetti ma soprattutto possiede delle formule vincenti a cui è impossibile rinunciare nonostante gli oltre 20 anni di messa in onda. Per quanto gran parte del successo di un’edizione possa essere dovuto al cast, alle dinamiche che variano di puntata in puntata, alle liti imprevedibili (o prevedibilissime), il reality si sorregge su meccanismi ben rodati che in fondo in fondo, dietro ai gossip e al fitto chiacchiericcio costruito appositamente attorno ai concorrenti, si rivelano essere i veri motori del programma: la reclusione forzata, il monitoraggio costante attraverso microfoni e telecamere in ogni dove della Casa e la ponderata alternanza tra nomination ed eliminazioni.

Fa però riflettere come, alla luce dell’importanza e della rilevanza delle nomination, unica arma a disposizione dei concorrenti, a trainare un’intera puntata sia stato un solo, grande e misterioso (più o meno) Innominato.

Venti nomination non valgono un Innominato

Nomination, inglese sì ma di matrice latina, è un vocabolo entrato in epoca recente nel vocabolario in maniera tout-court in riferimento a chi è candidato per antonomasia all’Oscar, il più celebre premio cinematografico a livello mondiale. E non è un caso se di tanto in tanto, anche nella Casa più spiata d’Italia, qualcuno meritevole di Oscar vi sia. Tralasciando però la componente cinematografica del reality, le nomination dovrebbero essere quel “fine ultimo” da perseguire, il vero motore di un reality tutto fumo e niente arrosto fin quando ogni concorrente non si trova solo, lontano da tutti ma di fronte a milioni di telespettatori in un confessionale, a tu-per-tu con la propria coscienza o la propria strategia. Quanto accaduto però nel corso dell’ultima puntata del Grande Fratello Vip 6 andata in onda ieri sera fa sorridere per il suo intrinseco e romanzesco paradosso.

Sfumano le nomination, detronizzate, relegate al fine puntata tanto da non essere quasi mai chiamate in causa se non oltre la mezzanotte.

L’Innominato, il deus ex machina di cui tutti parlano ma che nessuno in Casa vuole nominare

Quello che davvero attira l’attenzione del pubblico sono alcune dinamiche, alcuni “teatrini” da Oscar, per voce di alcune concorrenti: alcune litigate che hanno a che fare con tutto fuorché le nomination tanto da portare a dire che riesca a tenere banco molto più un Innominato che il gioco stesso.

Di costui non possiamo dare né il cognome, né il nome, né un titolo, neanche una congettura sopra niente di tutto ciò [..] colui che noi, grazie a quella benedetta, per non dire altro, circospezione de’ nostri autori, saremo costretti a chiamare Innominato“.

I promessi sposi – ALESSANDRO MANZONI

E rispettando la volontà del Manzoni, non faremo accenno all’identità dell’Innominato che permarrà tale (sebbene molti, su Twitter, lo abbiamo chiamato in causa impavidi).

Il Grande Innominato Vip: il triangolo litigarello sa

A chi si riferisce Soleil Sorge quando, parlando di Sophie Codegoni e Gianmaria Antinolfi, fa riferimento ad un “gioco a tavolino” creato da qualcuno? A chi si riferisce a sua volta Sophie Codegoni quando rivolgendosi a Soleil Sorge parla di un copione che quest’ultima avrebbe ricevuto via mail prima della sua presentazione al reality?

Un deus ex machina che sembra rispondere ad un solo nome. Un’ipotesi, una congettura, un velato riferimento: una persona molto vicina a Sophie Codegoni, tanto da essere stata ascritta al suo curriculum in sede di presentazioni ufficiali prima del suo ingresso in Casa; una persona che Gianmaria potrebbe conoscere dal momento che sarebbe una persona molto vicina alle realtà da lui frequentate e alla sua più celebre ex, Belén Rodriguez; una persona a cui Soleil Sorge avrebbe già fatto riferimento più volte nella Casa prima di ieri sera.

Un deus ex machina, dicevamo, una persona del tutto estranea in questo momento al gioco di per sé ma che addirittura si troverebbe in possesso del potere di scriverlo. Così fa intuire Soleil Sorge parlando di un “corteggiamento a tavolino” tra Sophie Codegoni e Gianmaria Antinolfi, a suo dire orchestrati in modo tale che il loro avvicinamento conquisti l’attenzione del pubblico, delle telecamere e magari, poi, delle copertine. Lo stesso deus ex machina a cui potrebbe (o almeno sembra) riferirsi Sophie Codegoni quando rispondendo a Soleil la redarguisce: “Ti sei fatta mandare il copione via email. Lo sai chiaramente quello di cui sto parlando“.

E pensare come questo triangolo litigarello formato da Sorge – Codegoni – Antinolfi abbia polarizzato la puntata ben più di tutti gli altri eventi tra abiti da sposa, presunte gravidanze e baci scattati nella notte, fa certamente riflettere sul potere di un solo Innominato, riuscito nei fatti a fare ciò che non hanno saputo fare 20 nomination.

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