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Giovanni Ciacci, il grido di libertà al GF Vip: “Mi hanno detto che sono un untore”
Il grido di libertà di Giovanni Ciacci al GF Vip: l’HIV, la forza, il coraggio di combattere l’ignoranza e le pugnalate dal mondo dello spettacolo
Giovanni Ciacci al GF Vip, la sieropositività: il forte messaggio al GF Vip
Come era risaputo, questa sera al GF Vip sarebbe stata la serata di Giovanni Ciacci: così infatti il costumista già con largo anticipo aveva confessato di voler entrare in Casa proprio per parlare di sieropositività, lanciando un forte messaggio ad adulti e giovani generazioni purtroppo ancora vittime di ignoranza.
Giovanni Ciacci e l’HIV: la guerra aperta all’ignoranza
Con l’ingresso di Giovanni Ciacci in Casa al GF Vip 7 si rompe un tabù vero e proprio in televisione dettato ancora, purtroppo, dall’ignoranza. “L’HIV – che non è sinonimo di AIDS – Non è soprattutto sinonimo di morte“. Così ha preso parola Ciacci, al centro dell’attenzione: “La scienza ha fatto miracoli però mi raccomando, a tutti i ragazzi, non è una malattia ma un’infezione che riguarda tutti, non solo gli omosessuali ma tutti, uomini, donne, tutti. La cosa più importante è la prevenzione“.
Non è il racconto di una sola storia personale, ma il racconto di un’evoluzione scientifica: “Fin dal primo momento mi sono curato, sono stato preso in tempo, l’importanza è fermare il virus che nel mio sangue non c’è più – continua Ciacci –. Potrei tagliarmi e spruzzarvi il sangue addosso, non succederebbe niente“. Fortemente simbolica la presenza di Ciacci nella Casa, forte per abbattere grandi pregiudizi: “C’è ancora il pregiudizio, lo stigma. La gente pensa che si attacca con un bacio o dormendo insieme“.
Il più grande dolore: “Io non sono un untore”
Sempre Ciacci ricorda poi il momento in cui ha deciso di entrare nel reality anticipandolo su Chi, in una lunga intervista, parlando apertamente della sua sieropositività. “Dopo l’intervista mi sono arrivati dei messaggi, ci stavo male, mi scrivevano ‘untore’. É una parola manzoniana, tu ti rendi conto della gravità? Io non sono un untore, io sono una persona che sta bene, che si cura e che può fare una vita normale“, dichiara Ciacci, prendendosi l’applauso del pubblico in studio, ma anche a casa. Il messaggio è molto forte, chiaro, ed è una pagina bella di un reality che spesso (troppo) ne lascia filtrare altri: “Bisogna combattere l’ignoranza, non l’HIV“.
Le pugnalate nel mondo della tv prima del GF Vip, Giovanni Ciacci: “Non lavorerai più”
Ora la forza per parlarne al pubblico e al mondo, in tv, c’è, ma non è sempre stato così. Ci sono momenti del passato di Ciacci che purtroppo si faticano a dimenticare, di immenso dolore: “A un certo punto mi volevo ritirare, non volevo più fare questo lavoro perché ero demoralizzato – confessa il costumista della tv. Un mio ex agente mi disse ‘non ti faranno più lavorare perché sieropositivo’. Ma siamo pazzi? Lì mi è montata la voglia di venire qua“.