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Giovanna Mezzogiorno: “L’Italia è un pochino razzista”

“Lo è verso l’omosessualità, verso chi la pensa diversamente”

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Giovanna Mezzogiorno

Le esperienze all’estero, il legame con l’Italia e il racconto sulla sorella Marina

L’attrice romana Giovanna Mezzogiorno ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, durante la quale ha spiegato come non si senta particolarmente legata alle sue origini, il suo rapporto con i figli e ha espresso il suo pensiero sul clima di apertura in Italia verso l’omosessualità. Nata nella Capitale, poi cresciuta a Milano, infine trasferitasi a Parigi e poi stabilitasi a Torino, Giovanna Mezzogiorno si sente una cittadina del mondo: “Non sono radicata da nessuna parte e mi va benissimo così. Sono una persona che ovunque va sta bene. Una cosa che ti dà immense possibilità. Non sono una che parte da un posto piangendo perché sa che non potrà più stare lì. E mi auguro che i miei ragazzi crescano così: importante è il mondo, le persone diverse da noi”.

Giovanna Mezzogiorno e il rapporto con i figli

Proprio sui suoi figli, l’attrice ha raccontato qualcosa in più, dedicando particolare attenzione ad alcuni accorgimenti presi con il marito per tenerli alla larga il più possibile dagli smartphone. “Mai avuto una babysitter fissa: un po’ estrema come cosa. Ma non c’è stato nessun ideologismo isterico in questo: semplicemente c’eravamo noi e potevamo occuparcene noi. Lo smartphone, l’arnese infernale, lo avranno quando cominceranno a uscire da soli. Per ora non lo fanno, quindi io e il loro papà non vediamo un motivo al mondo per cui dovrebbero averlo. Non lo chiedono”.

“Mia sorella, cresciuta ed educata da una coppia gay”

Infine, ha raccontato come è cresciuta la sorella Marina, prendendola ad esempio per parlare anche di mentalità italiana e diritti civili. “Ho una sorella, Marina, di 15 anni più giovane. È figlia di una donna americana che ebbe una relazione con mio padre negli Usa a fine Anni 80. Andava e veniva dall’Italia già da piccola, la portava la nonna a trovare suo papà Vittorio. Bene, la mamma di mia sorella è bisessuale, si chiama Donna. Poco dopo la sua nascita ha vissuto in coppia per tantissimi anni con Jane, che io ho conosciuto. Dunque mia sorella è stata educata e formata da una coppia gay. Marina è nata a Los Angeles, poi Donna e Jane si sono spostate a Seattle e lì lei è cresciuta in una famiglia perfettamente armonica, senza nessuna mancanza, con un’educazione rigorosa”.

Giovanna Mezzogiorno: “Purtroppo va detto, l’Italia è un pochino razzista”

Poi, la frecciatina all’Italia: “La gente è empatica, è un Paese in cui ancora gentilezza ed educazione hanno un valore. C’è tanto volontariato, persone che si sbattono per gli altri. E molta voglia di tenere viva la nostra cultura, uno zoccolo duro non demorde. Nella maggioranza della popolazione siamo un Paese chiuso, sì. Conservatore e… la dico la parola? Purtroppo va detta: un pochino razzista. nell’atteggiamento verso l’omosessualità, verso chi la pensa diversamente, verso chi è lontano dalla cultura tradizionale cattolica”.

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