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Gianni Sperti senza filtri a Verissimo: “Sono omosessuale? Forse sì, forse no”

La rabbia e la frustrazione dell’opinionista di Uomini e Donne

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Gianni Sperti del tutto senza filtri a Verissimo: “Sono omosessuale? Vuole farlo credere lei”

Non ci sta più Gianni Sperti, ballerino ma anche celebre come opinionista di Uomini e Donne, a sentirsi porre sempre la stessa domanda riguardo il suo essere o non essere omosessuale: lo sfogo nello studio di Verissimo e le parole sull’ex moglie Paola Barale.

La confessione fiume a Verissimo e le parole su Paola Barale

Proprio come succede nello studio di Maria De Filippi quotidianamente, Gianni Sperti non le manda a dire nemmeno nello studio della Toffanin. Oggi ospite a Verissimo, Sperti si è del tutto sciolto lasciandosi andare a importanti riflessioni e confessioni su presente e passato. Si parla dei successi in tv ma anche degli insuccessi come il matrimonio con la nota Paola Barale. Un matrimonio finito che ha però continuato a far a lungo parlare e che in qualche modo ha compromesso anche la sua persona. Voci, pettegolezzi, gossip e ora la verità di Gianni Sperti, una volta per tutte.

“Sono omosessuale?”: la risposta di Gianni Sperti a Silvia Toffanin a Verissimo

Non ci sta Sperti a dover rispondere costantemente sempre alla stessa domanda: “Sei omosessuale?”. Parlandone apertamente con la Toffanin, l’opinionista si dà anche una risposta al perché di questa domanda e chiama in causa proprio la Barale. “Io ho superato il fallimento del matrimonio, credevo lo avesse superato anche lei – così Sperti – Porta rancore forse“. Il pensiero va poi ad una presunta accusa arrivata dall’ex che lo aveva accusato di non essere autentico. “Vuole far credere che io sia omosessuale – così Sperti – La cosa che mi dà fastidio è che ancora oggi ci sia questa voglia di sapere che tendenza abbia. Sono omosessuale? Forse sì, forse no. Non lo dirò mai“.

E ancora, sempre l’opinionista alla Toffanin: “Se lo dico vuol dire mettersi un’etichetta. La domanda la odio. Siamo esseri umani, da catalogare in buoni o cattivi, il resto chissenefrega“.

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