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Gianni Morandi: “Potevo morire in quella buca”

Il cantante racconta lo spavento dopo l’incidente e la nascita della sua ‘Allegria’

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Gianni Morandi ora sta meglio, a distanza di quasi quattro mesi dall’incidente avvenuto nella sua casa in campagna che gli ha provocato serie ustioni alle mani, il cantante si gode un’estate all’insegna del pieno recupero fisico. Complice il successo di Allegria, il brano scritto da Jovanotti al quale ha prestato la voce, Gianni Morandi ha dunque ritrovato il sorriso, ma non dimentica l’enorme rischio che ha corso.

Gianni Morandi racconta la grande paura dopo l’incidente

In una lunga intervista rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni, Gianni Morandi racconta la consapevolezza di essere scampato ad una tragedia: Potevo morire in quella buca con le braci. E invece sono vivo. Anche se ho ancora la mano fasciata e soffro perché vorrei ricominciare a suonare la chitarra”. Fortunatamente il cantante ha evitato il peggio e, anche se “acciaccato”, ha portato avanti i suoi progetti musicali estivi, prima su tutte la collaborazione con Lorenzo Cherubini Jovanotti.

L’estate di Gianni Morandi all’insegna dell’Allegria

“A giugno mi ha telefonato dicendomi: ‘Ho un pezzo bomba. Potrei farlo io, ma sarebbe il solito pezzo di Jovanotti. È perfetto per te, perché se lo fai tu assume tutto un altro significato'”, questo il racconto di come è nata Allegria, canzone il cui titolo dice molto del carattere dei due artisti. Sin dagli esordi di carriera, è infatti difficile pensare ad un Gianni Morandi senza il suo caratteristico sorriso e il motivo lo ha spiegato proprio il ragazzo di Monghidoro: “Nel mio lavoro io voglio presentare solo una faccia sorridente, non voglio essere un ‘musone’. Anche se qualcosa va male, non mi concentro mai su questo, non mi piace. È stato così fin dagli esordi – spiega Gianni – È stata una strategia di difesa, per farmi accettare dagli altri”.

Ora Gianni e Anna sognano una “vista mare”

Oggi Gianni continua quindi a sorridere e a godersi il bello della vita al fianco della sua amata Anna, con la quale condivide un sogno: “Ce lo diciamo sempre, vorremmo andare a vivere al mare, ci basterebbe una casupola con vista sulle onde infinite”.

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