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Gianni Ippoliti si sfoga su Timperi: “Sono anni che succede. Io parlo e sbuffa”
Anche Ippoliti rompe il silenzio dopo l’abbandono dello studio di Uno Mattina in Famiglia
Gianni Ippoliti si sfoga dopo la lite in diretta a Uno Mattina in Famiglia con Tiberio Timperi
Rompe il silenzio anche Gianni Ippoliti ore dopo quello che è successo a Uno Mattina in Famiglia con Tiberio Timperi: sembrava una gag e invece non lo era affatto, lo scrittore si sfoga dopo la lite avvenuta in studio.
Lo screzio in diretta, poi l’abbandono dello studio
Sembrava una gag quella avvenuta nello studio di Uno Mattina in Famiglia ieri mattina su Rai1, e invece era una lite in diretta conclusasi con l’abbandono dello studio da parte di Gianni Ippoliti. Uno screzio che è arrivato dopo il solito momento di rassegna stampa. Durante la rassegna Ippoliti inserisce una notizia che lungi dall’essere di cronaca rosa, l’iniziativa di un uomo che si è proposto di accompagnare le donne all’ultimo appuntamento con l’ex. Una notizia fuori contesto e fuori luogo per la quale Timperi avrebbe pesantemente sbuffato in studio.
“Facciamo i conti dopo”
Uno sbuffare percepito da Ippoliti che si è interrotto poco dopo, percependo stizza in studio, chiedendo spiegazioni in diretta. “Facciamo i conti dopo“, così Timperi. Il conduttore fa intendere di non voler affrontare l’argomento in quel frangente, ma Ippoliti si impunta e di fronte a mancato chiarimento immediato, abbandona lo studio. “Grazie e arrivederci“, tuona raccogliendo i giornali e andandosene. La regia ci mette subito una pezza cambiando inquadratura e lasciando sfumare una sigla, ma il pasticcio è fatto. Intervistato dall’AdnKronos ore dopo l’accaduto, Ippoliti ha reso anche la sua versione dei fatti.
Gianni Ippoliti, la verità sulla lite con Tiberio Timperi: “Sono anni che succede”
“Sono anni che si verificano questi episodi. – si sfoga Ippoliti – Ogni volta che io parlo sbuffa“, dichiara riferendosi a Tiberio Timperi. “Mi chiede ‘ma dobbiamo proprio parlarne?’, e guarda l’orologio. Ma perché? Io vorrei solo essere messo nella condizione di poter fare il mio lavoro“. E ancora, sempre Gianni Ippoliti: “Non è possibile lavorare in queste condizioni“.