TV e SPETTACOLO
Giancarlo Magalli al veleno su Guardì: è polemica su Salvo Sottile
Il dente avvelenato dell’ex conduttore de I Fatti Vostri
Giancarlo Magalli: lo sfogo pubblico su Guardì che tocca anche Salvo Sottile
Il tono di Giancarlo Magalli è assolutamente polemico quando su Facebook si sfoga nei confronti di Michele Guardì chiamando in causa anche Salvo Sottile, il suo erede a I Fatti Vostri che ora non guarda più con troppo “rispetto” al passato.
Il lamento di Magalli, da protagonista a grande “dimenticato”
Il dente avvelenato Giancarlo Magalli ce l’ha eccome. Si sfoga il conduttore pubblicamente su Facebook, all’improvviso, con un attacco mirato. Nel mirino c’è Michele Guardì, regista televisivo che sarebbe reo di non citare mai Magalli. Una mancata citazione che si traduce anche in un mancato elogio del personaggio e conduttore che a suo modo ha fatto la storia de I Fatti Vostri ben prima che la conduzione passasse nelle mani di Salvo Sottile e Anna Falchi. “Ospite in parecchi programmi ultimamente, Michele Guardì non mi ha mai nominato. Trenta anni di Fatti Vostri non meritano una menzione da parte sua. – scrive Magalli su Facebook – Cita solo quelli che non ci sono più come Castagna e Frizzi, ma se per essere citati da lui bisogna morire va bene così“.
Magalli si sfoga su Guardì e chiama in causa Salvo Sottile
In realtà la critica di Magalli non si limita a toccare Guardì perché coinvolge da vicino anche Salvo Sottile. I rapporti erano ottimi al momento del passaggio di testimone proprio a I Fatti Vostri, come fa notare però tutto ultimamente sarebbe cambiato. “Forse non vuole scontentare Salvo [ndr. Sottile] – scrive sempre Magalli – che da qualche tempo ha iniziato una strana campagna nei miei confronti dicendo che lui ora raddoppia i miei ascolti“. Un vanto che però nasconderebbe pecche. “Si dimentica che ora lui ha Fiorello ad aiutarlo, io avevo il Covid a danneggiarmi – lamenta Magalli – e comunque il 7/10% che fa lui ora non è il doppio del 6/9% che facevo io. Ma pazienza. Io sono comunque felice. E vivo“.