Programmi
GF VIP: Alfonso Signorini tira le somme di questa edizione, tra stupidità e spregiudicatezza
Non è certamente stata un’edizione priva di sorprese e dinamiche controverse
Alfonso Signorini e le considerazioni di fine edizione
L’edizione 2021-2022 del Grande Fratello Vip sta per terminare, dopo più di sei mesi. Alfonso Signorini, conduttore e “burattinaio”, ha rilasciato un’intervista a Il Corriere, dove tira le somme di questa edizione, ammettendo di essere stato più transigente e permissivo rispetto alle edizioni precedenti e spiegandone anche il motivo.
Il GF VIP come luogo di naturalezza, a costo di rinunciare al politicamente corretto
Alfonso Signorini ha dichiarato che in svariati momenti di questo GF VIP ha preferito che gli eventi facessero il loro corso anziché intervenire. Ha detto infatti: “Non si può fare del Grande Fratello un campione di correttezza, un programma per sua natura politicamente scorretto. La diretta non si può edulcorare, né si può dare una visione della realtà diversa da quella che è“. Con queste parole dimostra che pur di avere dinamiche e accattivanti per aumentare gli ascolti, è stato disposto a tollerare episodi di razzismo all’interno della casa (rivolti soprattutto alle sorelle Selassié). Per giustificare e discolpare i concorrenti, dice: “Alcuni concorrenti sono più stupidi che razzisti. […] Sappiamo distinguere cosa veramente ingiurioso da quanto invece provocatorio, frutto di un’esasperazione o stupidità.”
La famosa frase riguardo all’aborto e la sua spiegazione
“Siamo contrari all’aborto, in ogni sua forma“: questa è stata una delle frasi che sono state più prese di mira dai media di questa edizione del Grande Fratello Vip. Ma la curiosa ironia che sta dietro a questa frase è che non è stata pronunciata da un concorrente, ma dallo stesso Alfonso Signorini, agitando un enorme polverone mediatico. Rispondendo alle domande riguardo a questa frase, Signorini ha dichiarato: “Stavo parlando della cagna di Giucas Casella all’interno del GF VIP. Una battuta è stata estrapolata ed è diventata un caso. Anche il contesto deve essere valutato“. Contesto o non contesto, le parole sono state dette, portando anche Endemol (la società di produzione del reality) a prenderne le distanze.
CONTINUA A LEGGERE SU LAWEBSTAR.IT